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“Sono tre mesi che i problemi sono sempre gli stessi. Ma se la situazione è drammatica e nello spogliatoio si parla portoghese o spagnolo e se il giocatore più pagato parla in serbo è tutto più difficile. Sia ben chiaro, non voglio certo richiudere le frontiere, ma uno di Torino capisce ciò che capita alla Juve prima di uno di Buenos Aires o Rio. E questo ha portato il presidente a metterci giustamente la faccia e dire parole che non avrebbe pensato mai di dover pronunciare”. Queste le dichiarazioni dell’ex calciatore della Juventus, Massimo Mauro in un’intervista a Repubblica sul momento complicato dei bianconeri in Champions League e in Serie A. Per Mauro il ritiro non è sufficiente: “Serve solo a far capire ai giocatori che società e tecnico sono disposti a adottare misure drastiche. Ma non è utile per tornare a vincere, anzi di fatto è la consacrazione del fallimento”.
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