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La dominatrice del campionato fin qui è il Napoli. Ma le migliori difese sono di Juventus e Lazio. Sette reti incassate per i bianconeri, una in più per i biancocelesti. Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri, vecchie scintille, difese di ferro e un nuovo confronto in vista domenica sera all’Allianz Stadium. La Juventus ha fatto registrare cinque vittorie di fila in campionato per la prima volta da luglio 2020 (c’era l’attuale tecnico della Lazio in panchina). L’ultima volta invece che i bianconeri hanno fatto segnare cinque clean sheet consecutivi risale al dicembre 2018 e in quel caso la Vecchia Signora si spinse fino a sei. Numeri simili per la Lazio che si gode i due pesantissimi 1-0 contro Roma e Monza e soprattutto le nove porte inviolate della stagione in campionato. La rivoluzione da Acerbi a Luiz Felipe a Romagnoli e Casale ha avuto tempi brevi e Sarri ha blindato la retroguardia. Ma gran parte del merito è di un solidissimo Danilo Cataldi che sembra essersi messo in testa di mettere in discussione le gerarchie azzure del centrocampo di Mancini. Allegri invece riparte da Danilo, Bonucci e Bremer, ma non potrà contare sullo squalificato Alex Sandro. Problemi anche per Sarri che deve valutare Manuel Lazzari (problema al polpaccio) e con ogni probabilità dovrà anche fare a meno di Mattia Zaccagni, reduce da una distrazione al polpaccio destro. L’assenza dell’ex Verona è pesante: l’azzurro è già a quota cinque gol in 13 match, ad una sola marcatura dal record di sei reti nel 2021/22.
Ci sono però due recuperi: Ciro Immobile e Angel Di Maria contro Monza e Verona hanno accumulato minuti e si candidano ad uno spezzone più grande nel big match di domenica sera. Il miglior marcatore della storia biancoceleste potrebbe anche partire dal 1′, dopo essere tornato in gruppo nella giornata di mercoledì. Discorso diverso per il Fideo che ha una road map da seguire in vista del Mondiale. Domani l’argentino valuterà lo stato dei suoi muscoli, ma difficilmente contro i biancocelesti disputerà più di una mezz’ora di gara. Da valutare anche Dusan Vlahovic, non convocato a Verona, anche lui costretto a gestire fastidi, infiammazioni e paure ad una settimana dal Qatar. Si scalda Arek Milik. L’ex Napoli è chiamato a condurre la rimonta al dominio partenopeo. Domenica sera in palio c’è un segnale al campionato e una sosta col sorriso. Per Allegri e Sarri il nuovo capitolo della rivalità può valere lo status di anti Napoli.
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