[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”10725″]
Ronaldo Luiz Nazario de Lima infiamma Juventus-Inter, a poche ore dal fischio d’inizio. Il “Fenomeno” si è raccontato in un’intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport. Tanti gli argomenti caldi, tra cui quella famosa sfida di venti anni fa che tanto fece, e ancora oggi fa discutere. “È passato così tanto tempo e ne abbiamo parlato talmente tante volte – spiega Ronaldo – Vent’anni giusti, già: una vita. Fu una vergogna, lo dissi già quel giorno e non sapevo ancora tutto il resto, ma erano anche altri tempi per il calcio italiano: vigilare per farsi rispettare è giusto, fare le vittime no. E poi mi sembra che le cose in Italia stiano andando meglio, no?”.
Ronaldo si è poi dedicato ad elencare le varie differenze tra lui e CR7, ammettendone la diversità: “L’età, anzitutto. Nove anni di differenza, differenti gli anni in cui abbiamo giocato. Il calcio è cambiato in fretta recentemente, e cambia sempre più in fretta. Non voglio dire che ai ‘miei tempi’ fosse più difficile: però abbiamo affrontato situazioni molto diverse e con squadre diverse. Poi l’impatto con il campionato italiano. Io avevo vent’anni, avevo già detto abbastanza con il Psv e il Barcellona, ma non tantissimo, sicuramente non tutto: ero ancora un progetto di campione, o perlomeno così mi sentivo. Cristiano è arrivato in Italia a 33 anni, nel pieno della sua maturità di giocatore. Anzi, di campione fatto e finito”.
“L’Inter sta recuperando un po’ di terreno – dice Ronaldo sulla situazione societaria nerazzurra – ma piano piano. Quando sarà definitivamente fuori dal financial fair play, potrà accelerare. Un paragone Moratti-Zhang non ha senso, hanno per forza un modo di vivere l’Inter diverso, ma in una cosa sono sicuramente uguali: Suning non ha meno voglia di vincere”.