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“È stata una bella partita, sentita da tutte e due le parti. La Juventus è stata poco fortunata, soprattutto i primi 25 minuti, ma anche l’Inter è stata molto brava. Poi come spesso succede in queste partite alla fine prevalgono le polemiche. L’unica cosa che mi dà fastidio, non in questa partita ma in generale, è che i giocatori pesano 90 chili, sono forti, ma basta sfiorarli e cadono come prugne. Quando uno pesta un piede a un altro, può capitare, il calcio è uno sport di contatto. Secondo il regolamento è rigore, ma bisogna vedere se questo regolamento non è diventato un po’ come il basket, dove però non c’è contatto. Alcuni rigori sono morbidi morbidi”. E’ il pensiero del vicepresidente dell’Uefa, Zbigniew Boniek, a Radio Anch’io sport su Rai Radio1, a proposito della vittoria dell’Inter ieri sera contro la Juve, con un calcio di rigore assegnato proprio per un pestone. Sulla ripetizione del rigore, “il Var è intervenuto perché l’arbitro non avrebbe convalidato il gol ma avrebbe dato punizione alla Juve”.
Inevitabile un passaggio sulla guerra in Ucraina: “Ho visto filmati e come nonno, marito, padre dico che semplicemente non si possono accettare certe cose”, sulla scoperta dei massacri a Bucha. “Sono preoccupato per gli ucraini, in Polonia abbiamo più di due milioni di famiglie che cercano da mangiare. Il popolo polacco è straordinario, anche se questa non è l’unica guerra presente nel mondo, penso a quello che succede nello Yemen. In Ucraina è una tragedia vera e propria, sono felice che come Uefa abbiamo sospeso tutte le squadre russe, chi vuole fare la guerra non può partecipare ad eventi sportivi”.
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