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E’ il 5 maggio, un giorno di festa per i tifosi della Juventus. Almeno, di solito lo è. Quest’anno c’è ben poco da festeggiare, specie nei confronti dei rivali dell’Inter che appena tre giorni fa sono diventati campioni d’Italia. Lo scudetto dei nerazzurri brucia e il ricordo di quanto avvenuto nel 2002, quando proprio la squadra di Cuper bruciò un margine incredibile nelle ultime giornate e furono proprio i bianconeri ad approfittarne vincendo contro l’Udinese e sfruttando la sconfitta – del 5 maggio – nell’ultima giornata dell’Inter contro la Lazio.
La storia non si è ripetuta e diciannove anni dopo sono i nerazzurri ad alzare il titolo, con ben quattro giornate d’anticipo e senza che la Juve sia quasi mai riuscita a inserirsi quantomeno nella lotta per la vittoria. E c’è di peggio: la qualificazione alla Champions è tutto fuorché acquisita e fra poche settimane si giocherà proprio un derby d’Italia decisivo in tal senso. Insomma, non è proprio giunto il momento di abbandonarsi ai ricordi: niente 5 maggio, per quest’anno, solo un focus sul presente e sul futuro che non può essere radioso senza arrivare tra le prime quattro. Sarà quello il vero scudetto bianconero quest’anno, mentre quello reale e concreto è ormai dell’Inter.
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