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Le parole di Allegri e Arrivabene non lasciavano presagire nulla di buono in fase di calciomercato per una Juventus alle prese con la stagione più difficile dell’ultimo decennio. Invece una folle ultima settimana di calciomercato ha permesso alla Juventus di acquistare nientemeno che il capocannoniere del campionato Dusan Vlahovic, per la cifra monstre di 70 milioni più bonus e Denis Zakaria, centrocampista svizzero con il contratto in scadenza a giugno e tra i più ricercati nell’intero panorama europeo. Insieme a questi arrivi anche tre cessioni “pesanti” in chiave economica come Rodrigo Bentacur, Dejan Kulusevski e soprattutto Aaron Ramsey, ormai da mesi fuori dal progetto Juve.
Operazioni che permettono di abbassare ancora di più il monte ingaggi – passato in pochi mesi da 235 a 165 milioni di euro – offrendo finalmente a Massimiliano Allegri una rosa più equilibrata in grado di dare la caccia al quarto posto. L’upgrade maggiore arriva principalmente dal reparto avanzato dove l’arrivo di Vlahovic regalerà finalmente un terminale offensivo di livello, con la possibilità per Morata e Kean di reinventarsi in una posizione sull’esterno alla Mandzukic. E Paulo Dybala? I tifosi juventini si augurano di non dover sacrificare il proprio numero 10, per vedere una coppia da sogni con Vlahovic, sulla stessa lunghezza d’onda della vecchia HD formata proprio dalla Joya e dal Pipita Higuain.
Cambiano le gerarchie anche in mezzo al campo, dove Allegri dovrà decidere se schierarsi a due o tre, lasciando però, con la presenza in campo di Zakaria, può libertà di inserimento a Manuel Locatelli, l’unico della mediana bianconera – insieme a McKennie però solitamente schierato più avanti – capace di garantire quei gol tanto mancati dai centrocampisti negli anni post Vidal e Pogba.
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