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E’ una giornata nera, anzi nerissima, per la Juventus. Prima la sconfitta in tribunale, poi il ko pesantissimo con la Fiorentina: sono sei punti svaniti in poche ore per i bianconeri, che scivolano a -7 dal Milan (-6 dall’Inter) a parità di partite giocate e possono chiudere il 2020 a -10 e -9. Un vero e proprio disastro per i ragazzi di Pirlo, mentre a Firenze si festeggia la prima vittoria di Prandelli che coincide con la sfida sicuramente più sentita e attesa in terra toscana.
Juventus-Napoli si rigioca. Non erano nemmeno le 18 quando il Collegio di Garanzia dello Sport dava la notizia che potrebbe di fatto estromettere la Juventus dalla corsa per lo scudetto: in una giornata in cui la società di Agnelli combatteva su due fronti, l’inaspettato verdetto in tribunale non è stato assimilato nel migliore dei modi dalla squadra. Innanzitutto, la consapevolezza di essere finiti ulteriormente indietro in classifica: l’avvio in campionato, che peraltro non è stato dei migliori, richiedeva ora un ulteriore sforzo contro il Napoli in un futuro prossimo (al momento incerto, visto che non c’è una data). Ad aggiungere problemi su problemi anche lo stop forzato per Rabiot, che deve dunque scontare la squalifica di allora e che è costretto alla tribuna improvvisa. E Arthur, acciaccato e originariamente escluso dai ragazzi a disposizione di Pirlo, viene spedito improvvisamente in panchina.
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Con queste premesse, in molti si chiedevano se a livello psicologico sarebbe potuto succedere qualcosa contro una Fiorentina che, sempre dal punto di vista mentale, era anch’essa ai minimi termini e ormai incapace di vincere. I primi minuti dicono ampiamente tutto: al 3′ i viola sono già in vantaggio con Vlahovic (on fire e ora in gol anche senza rigori), dopo pochi minuti la Juve finisce addirittura in 10′ per via dell’espulsione di Cuadrado per un intervento scriteriato che sfugge a La Penna ma non al Var. La tecnologia, invece, non è in grado di supportare l’arbitro – oggi gravemente insufficiente – quando nella ripresa ci sarebbero due presunti rigori in favore dei padroni di casa, su cui entrambi si sorvola in maniera troppo sbrigativa.
E’ così che nel finale i nervi a fior di pelle producono quella che è una vera e propria debacle. Prima l’autogol clamoroso di Alex Sandro sull’ennesimo svarione difensivo di Bonucci, quindi addirittura il tris con l’ex Caceres. E, come se non bastasse, il problema alla coscia per De Ligt. Prima sconfitta in campionato per i bianconeri, ma si aggiunge quella nelle aule del tribunale: non sarà un buon Natale per la Vecchia Signora, in attesa di un anno nuovo, il 2021, in cui bisognerà decisamente cambiare passo.
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