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“Che ritiro è un ritiro di un paio di giorni? Hanno giocato martedì, sono tornati ieri e sabato giocano. Più che un ritiro è un messaggio della società che chiede al gruppo di avere maggiore compattezza e mostrare più impegno in campo”. Lo ha detto Gigi Maifredi, ex allenatore della Juventus, in un’intervista a Bianconeranews.it a proposito del difficile momento della squadra di Allegri, dopo la sconfitta in Israele contro il Maccabi. “L’unica persona che può esprimersi in merito è l’allenatore, da fuori è impossibile trarre delle conclusioni – spiega il tecnico -. Come si dice, una fuoriserie puoi valutarla soltanto se la guidi, non quando te la vedi sfrecciare davanti. Di certo dico che da fuori è facile sparare addosso al tecnico e all’ambiente ma è un esercizio che non porta a nulla. La verità è che è un periodo nerissimo ed è adesso che bisogna voler bene alla Juventus. Applaudire chi vince è normale, cercare di appoggiare chi sta andando malissimo è un dovere”. Sui possibili sostituti di Allegri: “Ci fosse Guardiola libero, o magari Conte forse la società avrebbe preso una decisione diversa, ma al momento non ci sono allenatori da Juve sulla piazza. Zidane è inutile aspettarlo, vuole allenare la Francia, Tuchel è un bel nome però viene da una brutta esperienza che l’ha un po’ screditato”.
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