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“Era già un’impresa senza la sconfitta di Roma, dopo ieri finiscono a mio avviso tutti i sogni di gareggiare nella prossima Champions. Purtroppo quella di ieri è una sconfitta che brucia, perché è stata immeritata: la Juve ha preso tre pali, ha giocato anche discretamente, la Roma non è stata così superiore da battere la Juve. Ma questo è il calcio, bisogna pensare già al futuro”. Lo ha detto Claudio Gentile, ex difensore della Juve e campione del mondo ’82, ai microfoni di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1. Troppi i 15 punti di penalizzazione per l’ex Ct dell’under 21. “Sicuramente è un peso in più, è come se sei in mare e non sai dov’è la terra – spiega Gentile – La politica della società ha avuto un po’ delle situazioni particolari, penso che questa penalizzazione abbia dato una mazzata all’ambiente juventino. Non sono fiducioso che verrà tolta, mi rassegno che questo sarà più o meno il finale di quest’anno per la Juve”.
Sull’utilizzo degli italiani, Gentile si schiera con Roberto Mancini: “Ha ragione, ci sono pochi giocatori italiani che giocano nelle squadre del nostro campionato: sette-otto undicesimi sono stranieri, come facciamo a far crescere dei giovani che potrebbero essere magari il futuro del calcio italiano? Ha pochi giocatori disponibili per costruire una Nazionale. Sono vicino a Mancini, capisco le sue difficoltà a creare una Nazionale con giocatori di certo livello”. Gentile chiude con un auspicio su Di Maria: “Lo riconfermerei per quello che ha fatto vedere nel post Mondiale. E’ un ottimo giocatore che si prende anche delle responsabilità , ma bisognerà vedere anche la situazione societaria. Sarà una decisione che verrà presa a fine anno”.
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