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“Vorrei essere ricordato per i trofei, vorrei vincere qualcosa alla Juventus. Anche se qui è difficile essere ricordati anche quando si vince perché stiamo parlando di una società abituata al successo. Mercato? Personalmente, non ho chiesto nulla al club. La rosa è forte, sono io a dovermi adattare e non la squadra a me“. Queste le parole di Maurizio Sarri in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Fiorentina, match della ventiduesima giornata di Serie A. Dopo la sconfitta col Napoli al San Paolo, i bianconeri sono pronti a ripartire e il tecnico non è preoccupato della condizione della rosa: “Sono partite da considerare solo per chiedersi perché ci siamo arrivati scarichi. Noi con la Roma abbiamo fatto la prestazione migliore in stagione, mentre 4 giorni dopo abbiamo giocato molto peggio. La stanchezza non può essere l’alibi: questo dimostra che la testa è fondamentale. Se partiamo da una condizione mentale scarica, gli altri aspetti sono poco considerabili“.
Poi sulle condizioni di Pjanic: “Miralem aveva solo una grossa contusione, ne ha approfittato per curare un piccolo problemino che aveva. Ma in questi giorni si allena con noi“. C’è spazio anche per un commento su Emre Can, ceduto al Borussia Dortmund: “Io fin dall’inizio ho lavorato con 27 giocatori, senza chiedere nulla. Mi sembra una cosa normale che ce ne possano essere due con difficoltà di inserimento, sono conseguenze naturali. Questo non inficia sulle sue qualità , che con un modo diverso di giocare diventano fondamentali. Sono cose che succedono spesso con il cambio allenatore“.
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