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L’ex presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, intervenuto a ‘Radio Punto Nuovo Sport Show’, ha espresso il suo pensiero riguarda alla possibile ripresa del campionato e al danno economico che comporterebbe uno stop definitivo: “La Juventus è una società che ha fatto cose brillanti in questi anni, anche senza Champions, per farlo ha investito molto. E’ ovvio che abbia un problema di perdite che andrebbero a finire sul bilancio. Non so cosa pensano, ma se fossi nel presidente Agnelli cercherei di ripartire per recuperare ricavi. Non vorrei lo scudetto senza vincerlo sul campo, l’ideale è concludere il campionato e riagganciare il rapporto serie A, serie B e serie C. Bisogna cercare di recuperare tutto per settembre e poi ricominciare con gli stadi almeno parzialmente riaperti”.
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Cobolli Gigli ha aggiunto quale sarebbe, a suo avviso, la soluzione migliore da adottare in questo momento estremamente complicato e delicato anche per il calcio italiano: “Non capisco questi tentennamenti di Spadafora, al momento si deve riprendere a stadi vuoti: è inevitabile. Complicherà la situazione dei giocatori, ma porterà avanti un sistema industriale come quello del calcio che vive di un indotto che vale una percentuale del Pil italiano. I giocatori, controllati periodicamente con tamponi, sarebbero meno esposti di persone che vanno a lavorare prendendo mezzi pubblici. E’ giusto che lo sport riparta in massima sicurezza, il problema è lo stadio. Con i controlli sui giocatori, che si dovranno allenare con intelligenza, e su tutti gli addetti ai lavori si può ripartire”.
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