Arkadiusz Milik è fuori per una lesione di primo grado dell’adduttore lungo, Adrien Rabiot c’è ma non ha i novanta minuti nelle gambe, mentre tra i recuperati spicca anche Mattia Perin. La Juventus non riesce a svuotare definitivamente l’infermeria, ma punta ad ottenere il massimo contro il Genoa all’Allianz Stadium nell’ultima partita prima della sosta nazionali. Tra una vetta ormai irraggiungibile e un secondo posto smarrito a favore del Milan, Massimiliano Allegri fissa il focus sulla qualificazione in Champions League, ma ha bisogno di ritrovare certezze e convinzioni sul piano del gioco. Nelle ultime sette giornate di campionato, la Juventus ha raccolto solamente sei punti e solo quattro squadre hanno avuto un rendimento inferiore in Serie A. Come se non bastasse, inoltre, i bianconeri hanno subito due gol in ciascuna delle ultime quattro gare e non arrivano a cinque dal marzo 1962. “Dobbiamo ricominciare ad avere paura di subire gol”, disse Allegri alla vigilia del match contro la Roma dopo i gol incassati contro Genoa e Frosinone. Ora, alle porte del nuovo match contro i rossoblù, la Juventus si riscopre ancora più fragile e vulnerabile. I dubbi di formazione però sono pochi. A protezione di Szczesny, in difesa ci sono Gatti, Bremer e Danilo. Nella linea a cinque tocca a Cambiaso e Kostic sulle fasce, mentre a centrocampo, oltre a Rabiot e Locatelli, c’è McKennie, sempre più intoccabile e protagonista.
Tra polmoni e intelligenza tattica, il jolly statunitense si è riscoperto anche specialista dell’ultimo passaggio. Solo Olivier Giroud (otto) ha più assist in questa Serie A di McKennie (sette, come Dybala, Leao, Thuram e Mkhitaryan), che ha contribuito con un passaggio vincente a quattro delle ultime sei reti della Juventus in campionato. Sul fronte offensivo Dusan Vlahovic cerca la doppia cifra nel solo 2024 (è a 15 reti stagionali, 9 nell’anno solare in corso) e al suo fianco dovrebbe esserci Federico Chiesa, favorito su Kenan Yildiz. Di fronte c’è un Genoa che in questa stagione ha fatto inciampare più di una big, non solo nel fortino Ferraris, ma anche in trasferta. Nella seconda giornata di campionato la squadra di Gilardino espugnò l’Olimpico della Lazio, mentre al Dall’Ara a gennaio è stata una delle quattro squadre in stagione a fare risultato (1-1) contro il Bologna. Più recentemente i rossoblù hanno strappato un punto al Napoli al ‘Maradona’ e hanno messo in difficoltà l’Inter capolista a San Siro (2-1 per i nerazzurri). In generale, prendendo in considerazione le gare casalinghe, il Genoa ha fatto punti anche contro la stessa Juventus (1-1), l’Inter (1-1), la Roma (4-1) e ancora Napoli (2-2). Un ruolo da anti-big a tutti gli effetti. Non c’è esame migliore per una Juventus che vuole invertire la rotta prima della sosta nazionali.