Alla fine, Juventus e Napoli si annullano a vicenda e manca anche il classico episodio per decidere una partita bloccata e giocata dalle due squadre col freno a mano tirato: è inevitabile lo 0-0 che ne viene fuori e che sicuramente può essere più favorevole ad Antonio Conte, che cambia abito tattico e trova buone indicazioni, uscendo indenne dallo Stadium. Meno favorevole questo punteggio per Thiago Motta, semplicemente per il fatto che in campionato è ricorrente ormai da tre settimane e la cosa comincia a essere preoccupante: in sostanza, nell’ultimo mese la Juve non ha mai segnato in Serie A, e ovviamente non ha mai subito gol, visto che la casella è ancora ferma sullo zero. La tenuta difensiva era però discreta anche con Allegri e dal nuovo allenatore ci si aspettavano soluzioni offensive e palle gol, ma la squadra sembra paradossalmente faticare ancor di più a creare e servire Vlahovic, tanto da doverne fare a meno per scarso utilizzo e scarse risposte dello stesso serbo.
E così, dopo un primo tempo bloccatissimo a livello di occasioni, con tanta precisione passaggi perché nelle proprie metà campo e gli expected goal dei 45′ più bassi di tutto il campionato, rispettivamente 0.09 e 0.19, la ripresa non è certo particolarmente entusiasmante: un paio di strappi, un finale favorevole agli azzurri, le due squadre che provano a vincerla sì, ma senza perderla. E alla fine non la perdono, del resto era un big match e uscire sconfitti avrebbe avuto ripercussioni. Conte si gode comunque un McTominay già nel vivo del gioco, fa i conti con Lukaku al quale manca brillantezz e Kvara che non prende bene la sostituzione, mentre la bocciatura per Vlahovic andrà letta nelle prossime settimane e la scelta di Weah ha stupito e non poco. Motta non è esente da critiche e i parallelismi cominciano già a venire fuori: fin qui, il gioco latita e arriva solo a sprazzi, si intravede una bella Juve ma non la si vede ancora, e i numeri non sono dalla sua parte, perché tre 0-0 di fila non si vedevano dal 1992 con Trapattoni e due partite di fila in casa senza gol dal 2011 con Delneri. Lavori in corso, insomma, ma il campionato non aspetta e bisogna tornare a correre.