Il capitano della Juventus Danilo ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Forbes, parlando della sua carriera fino ad ora e di quello che verrà: “Pensando a quello che succederà dopo il calcio, ti senti un po’ spaventato perché è tutto quello che hai fatto finora. Improvvisamente, la tua vita deve cambiare. Nel calcio, come nella vita, la resilienza è la cosa più importante. Un momento sei giù e quello dopo sei su di giri, è una ruota che continua a girare, devi capire che quando sei in basso, devi macinare e rimanere concentrato se vuoi tornare in alto“. Parlando dei tecnici con cui ha lavorato: “Per quanto riguarda il campo, Guardiola pensa al calcio in modo completamente diverso per quanto riguarda i movimenti e l’occupazione dello spazio. Ora che sto invecchiando, faccio tesoro dei suoi insegnamenti su come correre in modo più intelligente e aiuto anche i miei compagni a muoversi meglio, per quanto riguarda la gestione della squadra fuori dal campo, Allegri è senza dubbio il più intelligente“. E sui calciatori: “Buffon? Tutti hanno visto quello che faceva in campo, ma è quello che faceva nel quotidiano, la sua empatia e il modo in cui interagiva con le persone intorno a lui che mi ha davvero impressionato. È diventato il mio idolo nel calcio. La gente pensa che i leader debbano sempre parlare a voce alta, dare consigli a tutti. Ma non è del tutto vero, infatti, uno degli aspetti più importanti è l’ascolto”.