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Juventus, col Lecce vietato sbagliare. Allegri prova a mettere alle spalle un aprile da incubo

Massimiliano Allegri Juventus
Massimiliano Allegri - Foto LiveMedia/Nderim Kaceli

Dopo un aprile da incubo, con un punto nelle ultime quattro in campionato e il vantaggio – riacquisito con la restituzione dei 15 punti – di fatto dilapidato nella corsa alle prime quattro posizioni, ora per la Juventus è vietato sbagliare in questo rush finale di sei partite che valgono la possibilità di qualificarsi – al netto poi di eventuali altre penalizzazioni – alla prossima Champions League, obiettivo vitale per i bianconeri, che intanto sono poi focalizzati anche sull’Europa League da provare a vincere.

Primo ostacolo, duro, il Lecce, che non viene a Torino con l’idea di fare una gita premio, ma che cerca ancora punti salvezza fondamentali. Sarà dunque un banco di prova mica facile per Allegri, la cui posizione è sempre meno salda nonostante le rassicurazioni della società per bocca di Calvo. Ci si attende un cambio di passo importante, visto che i match point sono finiti e che altri passi falsi, peraltro con gli imminenti scontri diretti con Atalanta e Milan, possono costare carissimo, costare l’Europa che conta ancor prima della decisione della Corte d’Appello.

Invece, la Juve si aspettava di arrivare a quell’appuntamento cruciale con tanti punti conquistati e con un buon vantaggio sul quinto posto, in modo tale da rendere complicata anche una penalizzazione di tipo afflittivo. E allora, ecco che gli errori non sono più concessi, e che coi giallorossi bisogna vincere e convincere, ritrovando la vena realizzativa di Vlahovic, le giocate di Di Maria, la brillantezza di Chiesa. Non sarà possibile calcare la mano sul turnover, perché in pochi hanno meritato di riposare per quanto riguarda atteggiamento e voglia di vincere nelle ultime disastrate partite. Ogni partita, da qui in avanti, è la più importante. E allora, mai come questa volta il mantra juventino deve risuonare nella testa di tutti: vincere è l’unica cosa che conta. In qualsiasi modo, ma dopo questo infrasettimanale la Juve dovrà trovarsi a quota 62, o la stagione rischia di prendere una piega drammatica.

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