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“La Nazionale ci ha regalato una bellissima emozione, ha portato in alto il nome dell’Italia. Un po’ meno bello è stato lo spettacolo romano, con quell’assembramento massiccio per i festeggiamenti. Speriamo che non ci saranno conseguenze“. Così Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus, ha commentato ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, su 1 Station Radio, gli ultimi giorni di festa dopo il trionfo degli azzurri a Euro 2020. “Siamo stati costretti alla segregazione per un certo periodo di tempo – ha aggiunto Cobolli Gigli- ed ora stiamo reagendo in maniera un po’ scomposta. Sicuramente, chi ha segnato e chi ha effettuato parate importanti all’Europeo, ora vale di più“.
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PALLONE D’ORO – Cobolli Gigli indica anche il nome di chi potrebbe vincere il Pallone d’Oro 2021: “Quello che più mi ha impressionato è l’italo-brasiliano Jorginho. Io credo che dovrebbe meritarlo il Pallone d’Oro proprio il centrocampista del Chelsea, per ciò che ha vinto quest’anno e per i suoi valori espressi. Alla fine, però, credo lo vincerà di nuovo Messi. Jorginho ha una classe unica, prima dell’Europeo non lo conoscevo molto bene, l’ho visto giocare solo qualche volta nel Napoli e con i Blues“.
NEDVED – Cobolli Gigli commenta poi anche il calendario che aspetta i bianconeri: “Tutte le squadre dovranno sfidarsi fra di loro, ciò che mi interessa maggiormente è che la Juventus, con il ritorno di Allegri, torni a vincere. Nedved ha confermato Cristiano Ronaldo, ma bisogna renderlo utile alla squadra. Mi auguro che la società bianconera trovi la giusta collocazione al portoghese“. Cobolli non risparmia critiche proprio a Nedved: “Le sue dichiarazioni lasciano il tempo che trovano. Ha una mancanza comunicativa notevole, dicono che sia pronto per essere addirittura vice presidente, ma non è nello stile Juventus avere un uomo con questo incarico di prestigio che prende a calci le bandierine“.
“Mandare via Allegri è stato palesemente un errore – prosegue Cobolli -, non andava fatto fuori. In seguito si è sperato nel miracolo di Sarri e del buon Pirlo. Io sono stato il primo a recriminare la Champions a Max, ma almeno lui è riuscito ad arrivare fino in fondo alla competizione per club più importante d’Europa rispetto ai suoi successori“. “Locatelli e Donnarumma? Mi sarebbe piaciuto avere in bianconero Gigio, come mi sarebbe piaciuto fidanzarmi con la Bellucci, ma questo purtroppo non è possibile – ha scherzato in conclusione l’ex presidente bianconero -. Se Allegri ha chiesto Locatelli è perché sa dove collocarlo a centrocampo. I rimpianti per Pjanic non li condivido, credo che fosse giunto il momento di salutarlo e ringraziarlo“.
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