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Giorgio Chiellini è stato protagonista di una diretta su Instagram in compagnia di Martina Colombari in cui ha affrontato diversi temi e tra questi quello legato alla sua carriera, in particolare ai tempi della sua adolescenza, rivelando di essere stato a un passo dall’Inter: “Sono andato a fare dei provini con Inter e Milan, sono stato vicino ad andare in quelle squadre, ma il presidente ha detto di no. È stata la mia fortuna perché ho vissuto un’adolescenza normale, non in collegio dove vedi i genitori una volta al mese. Ho giocato con grandi campioni a cui ho cercato di rubare il più possibile, lo stesso ho fatto anche con gli esempi cattivi. L’affetto che c’è da una proprietà familiare come quella della Juve si sente ed è un valore aggiunto notevole”.
Sull’infortunio: “Sono stati strani, difficili. Sono contento di aver avuto questo infortunio a 35 anni, perché non mi sono pianto addosso e l’ho visto come una sfida. Mi sono goduto tanti momenti con la famiglia in questo periodo. Dico una cosa banale: pranzare con la famiglia la domenica. Non l’avevo mai fatto in vita mia, ma l’ho visto come un obbligo durante la riabilitazione. Come ho metabolizzato l’infortunio? Penso che sia stato dovuto alla maturità e all’esperienza. Mi fosse capitato dieci anni fa non l’avrei vissuto così. A 35 anni, con tutta l’esperienza avuta, ho capito che ci può stare, è un passaggio e l’energia la riversi per tornare in campo”.
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Chiellini elogia Antonio Conte e il suo modo di intendere il ruolo del difensore: “Il difensore prima di lui era inteso solo dal punto di vista difensivo. Si limitava al passaggio vicino, ai compiti semplici. Con Conte è nata l’idea che il difensore potesse impostare il gioco. È un allenatore top, una persona che mi ha dato tanto in carriera. Nella mia carriera, lui e Allegri sono quelli che ho vissuto di più, e li ho raggiunti in un momento di grande maturità calcistica. Sono loro gli allenatori che più mi hanno cambiato”.
E sulla possibilità di un ritiro alla fine della prossima stagione, dopo l’Europeo: “Il prossimo anno cercherò di capire come sto. Vedrò come starò, ci sta che alla fine del prossimo anno potrò smettere. Mi piacerebbe fare un percorso nel mondo del calcio perché è la mia vita. Finire con un grande Europeo sarebbe l’ideale. Spero di arrivarci in ottime condizioni per viverlo alla grande. Ora mi sto riprendo da qualche acciacco post infortunio. Ho ancora qualche giorno a parte, poi spero di poter dare una mano alla squadra. Siamo tornati a fare quello che ci piace”.
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