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“Avevo suggerito ad Allegri di non rientrare e gli avevo previsto che sarebbe stato l’ombrellone di tutti i guai”. A parlare è Fabio Capello, ex tecnico di Milan, Juventus, Roma e Real Madrid, che ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’ su Rai RadioUno, si sofferma sulle difficoltà in campionato della Juventus. E ancora: “I giocatori non esprimono tutto il loro potenziale e si vede in campo – ha aggiunto il 75enne allenatore, ex ct di Inghilterra e Russia – E di questo si dà la colpa all’allenatore, che è stato fermo per due anni. Non è una situazione facile da ribaltare”.
Su Roma-Milan invece: “E’ stata una partita molto bella, il Milan ha meritato e mi è sembrato più squadra e convinto della propria forza, ma la Roma è stata sfortunata. Contatto Ibanez-Ibrahimovic? Inutile parlare dei rigori, è vero che è stato toccato ma il calcio non è il basket, non è un gioco di non contatto, la mia proposta è di mettere un ex giocatore vicino al Var per poter discutere di queste situazioni. Disturbano invece quei giocatori perche’ si buttano a terra e non hanno niente come ieri in Roma-Milan“. E su Ibrahimovic che ha toccato quota 400 gol nei campionati nazionali: “Quando Ibra arrivò alla Juve – ricorda Capello – non sapeva calciare e poi con Galbiati gli insegnammo a calciare ma si capiva che per voglia e applicazione sarebbe diventato un grande”. Sulla Roma e Mourinho: “Lui – aggiunge Capello – è adattissimo alla Roma, è una piazza che si esalta e si deprime in pochissimo tempo, ma lui è l’uomo giusto per una piazza così”.
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