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Nell’evento trentino ‘Festival dello Sport’ è intervenuto lo storico portiere juventino Gianluigi Buffon, esternando alcune sue considerazioni riguardo il momento della carriera che sta vivendo, l’ultima sfida di campionato contro l’Inter e, infine, ha concesso alcune battute sulla nazionale italiana.
L’estremo difensore bianconero ha così raccontato la sua decisione di tornare a Torino: “Ha anche a che fare con quello che è il riassetto familiare, dopo un anno strepitoso a Parigi. Ringrazio per questo il PSG per avermi concesso quell’opportunità e perché, probabilmente, senza di loro avrei smesso di giocare. Quando ne parlai con il presidente Agnelli, mi rispose che in effetti poteva essere una parentesi positiva. A un certo punto però, ripensando alla mia famiglia, sentii il richiamo di casa. Non bastavano due weekend al mese, capivo che la stavo penalizzando. Perciò decisi di tornare a Torino, ma anche per altre motivazioni. Poi c’è pure il cerchio, il cerchio che si chiude perfettamente con i compagni di una vita, seppure con un ruolo meno importante rispetto a prima”.
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Successivamente Buffon ha commentato l’importante successo della Juventus contro l’Inter, nello scontro valido per la settima giornata di Serie A: “Vincerlo ha significato poco, come l’abbiamo vinto ha significato tanto. Stavolta secondo me la forma contava infatti più della sostanza“. In chiusura il portiere italiano ha detto la sua riguardo la nuova maglia della selezione italiana: “Conta poco se piace o meno, contano i significati. In questo caso il significato è stato reso pubblico. Per un’occasione può anche andare bene, ma poi c’è sicuramente da rispolverare l’azzurro che fa parte della storia della nostra Nazionale“.
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