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Leonardo Bonucci, difensore e capitano della Juventus, ha voluto scrivere una lettera ai tifosi bianconeri alla vigilia del derby contro il Torino: “È un periodo particolare, per noi, per i tifosi. Che arrivi proprio al momento giusto questo derby? Lo vedremo. Intanto nelle vesti di Capitano ci tenevo a scrivere quanto segue, su invito della redazione di Repubblica – si legge appunto sull’edizione Torino del quotidiano – dopo essermi confrontato con la Società. Già in altre stagioni la vittoria nel Derby è risultata uno spartiacque, fra quello che poteva essere e quello che poi è stato. Oltre a questo, se giocassi, raggiungerei un traguardo importante: le 400 partite in Serie A da titolare. Considerando che il sogno di ogni bambino è disputarne almeno una nella vita, scendere in campo in questo Derby sarebbe per me dunque ancora più entusiasmante e significativo… non ha sinceramente prezzo uscire dagli spogliatoi e sfilare a pochi istanti dall’inizio della gara con gli stessi occhi del bambino sognatore di allora, forte però dell’esperienza ormai di chi ne ha già tante alle spalle. È una sensazione che provo spesso. La stracittadina è sempre una partita particolare – prosegue Bonucci – e anche se per anni il divario tra le due squadre è stato onestamente importante, lotteremo per tre punti di fondamentale importanza, per l’una e per l’altra squadra, per motivi diversi.
Siamo fortunati io e la mia famiglia a vivere a Torino, è una città bellissima. Viviamo la città come se fossimo qui da sempre, fra passeggiate in centro, giri in bici al Valentino o sul Po, pomeriggi passati in piazza Valdo Fusi. Ci sentiamo “torinesi”, dopo più di 10 anni. Quando si avvicina questa partita in città si respira un clima diverso, tanti tifosi del Toro in giro per strada, con il dovuto approccio ed educazione, indirizzano verso di me sfottò che fanno parte del gioco mentre altri chiedono di non far male al loro cuore granata. Sono sempre partite suggestive da giocare, l’adrenalina sale parecchio e fino a qualche tempo fa dovevo pure mantenere un certo contegno tra le mura domestiche per non dare troppo dispiacere a mio figlio Lorenzo. Poi è arrivato Ronaldo, è andato via Belotti e questo sarà il primo Derby dove tutto il tifo della famiglia sarà rivolto verso un’unica bandiera: quella bianconera! Il bello dello sport è accendere una passione e sostenere la propria fede e per questo non vedo l’ora di scendere in campo, vedere lo stadio pieno e dare tutto, insieme alla mia squadra, per portare a casa il risultato. Ad ognuno il proprio Derby, a patto che sia uno spettacolo per il calcio, dentro e fuori dal campo. Buon Derby a tutti – conclude il calciatore – e che vinca il migliore“.
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