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“Il calcio è cambiato, ma se scegli un difensore, prima di vedere se passa bene la palla, devi assicurarti che sappia leggere la partita; soprattutto quando la squadra perde palla, coordinarsi con i compagni di copertura e avere personalità nel guidare la sua linea e tutta la sua squadra. Un difensore è un guardiano. È lui che deve piazzare i centrocampisti e chiamare gli attaccanti a fare pressione. Una linea centrale deve avere tutto. Alcuni che si caratterizzano maggiormente per marcatura e altri per il loro senso organizzativo. A noi è successo con Barzagli e Chiellini quando giocavamo in tre. Loro preferivano la marcatura, per sentire l’uomo. E poi quando dovevano uscire a giocare la palla la davano a me, perché non mi piace troppo sentire l’attaccante. Con il tempo ho imparato che a volte devo inibirmi e spazzare, perché ci sono dei rischi che non si possono correre. Ma fare il passaggio decisivo mi fa comunque piacere. Il nostro desiderio è sempre stato quello di fare un bel calcio“. Così Leonardo Bonucci per le colonne de ‘El Pais’, nel contesto di un’intervista sulla propria carriera e sul ruolo del difensore centrale. L’azzurro rappresentante della Juventus è uno dei leader della retroguardia bianconera, carismatico e affidabile al servizio di Massimiliano Allegri; la compagine piemontese sfiderà il Villarreal in Champions League, in territorio iberico, per l’andata degli ottavi della Champions League 2021/2022.
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