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Se a ottobre del 2018 qualcuno avesse detto che l’Atalanta sarebbe andata in Champions League, gli avrebbero dato del matto. Perché l’Atalanta inizia il campionato con una vittoria contro il Frosinone e un pareggio contro la Roma; poi due punti in sei partite. Finché non c’è la svolta: Gasperini scopre l’efficienza di Gomez dietro le due punte. Dalla partita contro il Chievo c’è stata una risalita, emozionante, che fa sognare ai tifosi bergamaschi la qualificazione alla coppa dalle grandi orecchie.
La chiave per il successo dell’Atalanta è evidente: il carattere determinato e vincente di una squadra che sa di poter fare grandi cose. Proprio il carattere è stato il fattore principale di Juventus-Atalanta. Dal punto di vista organico, la differenza tra le due squadre è innegabile: contro Ronaldo e Dybala i tre pilastri della difesa neroazzurra (Hateboer, Djimsiti, Masiello); dall’altra parte Zapata, Ilicic e Papu Gomez affrontavano i maestri della difesa Bonucci e Barzagli (alla sua ultima partita in bianconero con uscita dal campo commovente). Si parte da una premessa: l’Atalanta ha giocato mercoledì la finale di Coppa Italia. Tuttavia nel primo tempo l’Atalanta si è esposta molto offensivamente e dava l’impressione che mancava solo il passaggio finale per il gol. Non a caso, su sviluppi di calcio d’angolo, al minuto 33, Ilicic ha segnato la rete del vantaggio. Nel secondo tempo è cambiato lo schema di gioco, con i bergamaschi più compatti dietro la linea della palla e tutti i giocatori, anche quelli più offensivi, pronti a sacrificarsi e a dare una mano per la causa. Non è cambiato, però, l’atteggiamento di una squadra che, approfittando della sconfitta dell’Inter, era convinta della vittoria. Infatti, anche nella seconda frazione di gara l’Atalanta riesce a risultare pericolosa con contropiedi che mettono in difficoltà la retroguardia bianconera. A dieci minuti dalla fine, l’Atalanta subisce il gol del pari da parte di Mandzukic, che però non sminuisce i restanti 80 minuti di gara.
Con questo risultato, l’Atalanta vola a quota 66 punti e guadagna il terzo posto, con una sola partita dalla fine della stagione. Ora sono le due milanesi a dover rincorrere la squadra di Gasperini, che sogna in grande.
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