L’obiettivo è chiaro, la Juventus non lo ha mai nascosto. Continuare a vincere in Italia, tornare a vincere in Europa. Ecco la fotografia che scatta il presidente bianconero Andrea Agnelli, nel suo discorso di apertura dell’assemblea degli azionisti allo Juventus Stadium. “Siamo orgogliosi dei cinque scudetti consecutivi, abbiamo scritto una pagina importante della storia bianconera. Un pensiero ai giocatori protagonisti degli ultimi cinque anni, dal capitano Buffon, a Chiellini, Marchisio, Bonucci , Barzagli, Padoin, Lichtsteiner e Caceres. Un ringraziamento anche a Marotta, Nedved, e Paratici. La missione della Juventus è vivere per il successo – spiega Andrea Agnelli – e queste coppe lo testimoniano, non pensiamo ai successi passati ma al prossimo, il più bello e difficile da raggiungere. Il calcio è un settore in continuo sviluppo, quello europeo è cresciuto del 25%, non va sottovalutata la Cina che ha deciso di investire prepotentemente nel calcio a livello domestico e estero e nemmeno l’MLS. La crescita della Juventus è evidenziata dai 172 ai 388 milioni del fatturato, il risultato netto da -95,4 a +4,1, abbiamo una rosa competitiva per vincere ogni competizione, i nostri benchmark sono i top club di Liga, Bundesliga e Premier. Ci sono 8 società che fatturano più di 400 milioni, poi Liverpool e Juventus che fatturano tra i 300 e i 400 milioni, una manciata tra i 200 e i 300 e una decina di club tra i 150 e i 200. Noi siamo a metà, c’è il rischio di essere intrappolati tra gli ultimi vagoni di prima classe e il primo di seconda classe. Fa riflettere che Barcellona e Real abbiano annunciato investimenti complessivi di un miliardo di euro su Bernabeu e Camp Nou”.
Ha parlato di riforme e innovazioni, il numero uno della Juventus. Dalla Champions che dovrebbe aspirare all’audience e agli incassi del Superbowl fino alla possibilità di vedere in Italia – come già accade in altri campionati europei – le seconde squadre: “La riforma della Champions League ha portato aspetti positivi ma ci sono ancora diversi spunti per il futuro. L’obiettivo è farla diventare la competizione più seguita al mondo – continua Agnelli – facendone crescere il fatturato. La finale ha più audience del Superbowl, ma la NFL ha almeno il doppio dei ricavi. In Italia le necessità sono stadi, seconde squadre, e la riforma dei campionati. L’auspicio è che la nostra non sia più una voce fuori dal coro ma tutti uniti possiamo attuare queste riforme che sono fondamentali, bisogna avere la capacità di innovare in Italia e in Europa, non avere timore di cambiare nell’interesse del calcio”.