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Altro pareggio per la Juventus targata Pirlo, il secondo consecutivo dopo quello di Crotone: la Vecchia Signora, che non vince in campionato sul campo ormai da un mese, pareggia 1-1 contro l’Hellas Verona. Favilli illude gli scaligeri, recuperati dalla giocata individuale del neoentrato Kulusevski. Al netto della sfortuna (traverse di Cuadrado e del ritrovato Dybala, obbligatoriamente in campo a causa dell’assenza di Chiesa) e delle numerose chance non concretizzate, la Juve disegnata da Pharrell non convince nuovamente e per un’ora soffre terribilmente l’assenza di Cristiano Ronaldo. Compatti i veronesi, che per sessanta minuti hanno fatto forse anche meglio della Juve.
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Verona subito intraprendente in avvio: Kalinic spaventa Szczesny, poi è Colley a vedersi annullare il gol per una posizione di fuorigioco. La Juve risponde con Bernardeschi, sinistro sventato da Silvestri, prima del tentativo di Dybala deviato in corner dalla difesa di Juric. Particolarmente vivace Ramsey, lui come Cuadrado che al 41’ si arrende alla traversa sull’invito del gallese. E prima dell’intervallo è Morata a segnare con un tocco sotto delizioso, ma il Var evidenzia una leggerissima posizione di offside dello spagnolo che mantiene lo 0-0.
Partita divertente e Verona convincente pure in avvio di ripresa: Colley e Zaccagni ci provano dalla distanza, poi bastano 7 minuti in campo a Favilli per stravolgere il match. Gol e infortunio per l’attaccante gialloblù, preciso sull’invito di Zaccagni ma tradito nell’esultanza. Poi la partita cambia, con l’Hellas che organizza un vero e proprio accampamento in difesa. Il motivo è semplice: è uscito il sempre insufficiente Bernardeschi ed è entrato Kulusevski. Lo svedese è un giocatore sensazionale ed è entrato sulla partita come un tifone. Bonucci dà forfait per un problema muscolare: serata da dimenticare per il centrale della Nazionale, in affanno anche dietro. Al minuto 76′ altra traversa bianconera con Dybala, un minuto più tardi ecco la magia di Kulusevski che disorienta Faraoni e trova il sinistro dell’1-1. Juve all’assalto con Rabiot e Dybala, chance che sfumano e pareggio blindato nel recupero da Silvestri attento su Dybala e Cuadrado.
La Joya, pur non segnando, ha giocato da campione: anche se non ancora al top, è sempre lui il direttore d’orchestra. Non finisce sicuramente dietro la lavagna la coppia Rabiot-Arthur, mentre Danilo ha sorpreso non poco. In attesa di Milan-Roma, la vetta resta lontana 3 punti: in caso di vittoria dei rossoneri, il deficit sarebbe di sei lunghezze. In attesa, forse quella più importante, del tampone negativo di Cristiano Ronaldo.
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