Massimiliano Allegri è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del derby Torino-Juventus, analizzando la partita ma toccando anche altri temi come il suo futuro. “Quando si vince si sta meglio. Detto questo, mancano 7 partite e il ritorno di Coppa Italia, quindi sono 40 giorni da vivere con grande passione e voglia per conquistare gli obiettivi con cui siamo partiti a inizio stagione. Domani dovremo cercare di fare un passettino in avanti per continuare la strada intrapresa domenica contro la Fiorentina. Le insidie di gioco son tante. Il Torino ha fatto 15 clean sheet su 31 partite, quindi prende un gol ogni 2 partite. E’ una squadra tosta, credo sia la quarta miglior difesa del campionato. Poi è un derby, che sono sempre una storia a sé. Per noi è un altro passo importante e bisogna affrontarla nel migliore dei modi. Ho due dubbi di formazione, entrambi sugli esterni: Kostic-Iling e Cambiaso-Weah, non ho ancora deciso“.
“Futuro? In questo momento bisogna pensare solo al raggiungimento degli obiettivi perché credo che vada al di sopra di tutto. Tra entrare o no in Champions ballano 100 milioni. Tutti siamo coinvolti nel raggiungimento di quest’obiettivo. Per il futuro, come sempre la società deciderà cos’è meglio. Attualmente la cosa migliore da fare è unire le forze per centrare quest’importante obiettivo – ha aggiunto – In questo momento siamo talmente dentro l’obiettivo, perché non l’abbiamo ancora raggiunto, che non mi pongo il problema sul futuro. L’importante è concentrarsi sulla partita di domani. Dobbiamo lavorare bene e concentrarci. Siamo partiti all’inizio della stagione con l’obiettivo di entrare in Champions, confermato dalla società, e della Coppa Italia. Esserci ancora dentro con tutte le problematiche di gioco è ancora importante. Ora bisogna raggiungerli“.
Allegri ha poi parlato delle critiche dopo la vittoria contro la Fiorentina: “Le critiche le tengo sempre in considerazione perché fatte anche da persone che capiscono di calcio, quindi le ascolto perché posso prendere degli spunti. Come ho già detto, la Fiorentina ha fatto il primo tiro in porta al 72′. Ovviamente bisogna migliorare nella gestione della palla, ma dopo i 3 gol annullati ci possono essere delle preoccupazioni. Le critiche vanno accettate, soprattutto quando sono ben fatte“.
Infine, sulle parole di Juric (“Non c’è un’identità precisa di squadra, una squadra “alla Allegri”, ma sa adattarsi“): “Credo che le squadre non siano fatte allo stesso modo tutti gli anni. Io cerco sempre di mettere in campo i giocatori nelle loro posizioni migliori a seconda delle caratteristiche. Al giorno d’oggi è difficile trovare le caratteristiche che un allenatore vuole, quindi magari ci sono situazioni in cui vuoi giocare in un certo modo e hai giocatori con altre caratteristiche. Credo comunque che sia una prerogativa mia adattarmi con i giocatori che ho. Juric è un ottimo allenatore, giocare contro di lui è sempre difficile perché le sue squadre hanno grande pressione. Per noi e per i nostri tifosi è una partita speciale. A noi, in particolare, servono i punti per inseguire il nostro obiettivo“.