Potrebbe finire in tribunale lo scontro tra la Juventus e Massimiliano Allegri, con il tecnico livornese esonerato dopo aver dato in escandescenze nel finale della gara di Coppa Italia contro l’Atalanta. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, la società bianconera si considera infatti parte lesa e valuta se arrivare al licenziamento per giusta causa, risparmiando così i 7 milioni di euro che deve ad Allegri, il cui contratto scade nel 2025. L’allenatore, invece, dovrà decidere come rispondere alle contestazioni del club ed eventualmente impugnare o meno il licenziamento per giusta causa.
L’impressione è che la Juventus stia andando verso il licenziamento per giusta causa, tanto che gli avvocati del club hanno presentato ad Allegri una contestazione disciplinare al momento dell’esonero. Al tecnico vengono contestate formalmente “tutte le intemperanze della notte dell’Olimpico: la sceneggiata con gli arbitri, il danneggiamento del set fotografico di Lapresse, la lite col direttore di Tuttosport Guido Vaciago, le urla contro degli uomini della Telecontrol e la doppia mancanza di rispetto nei confronti del d.t. Cristiano Giuntoli (prima il tentativo di allontanarlo durante la premiazione, poi la lite davanti a testimoni mentre rientravano in albergo)“. Oltre a non pagare un altro anno di stipendio, la Juventus potrebbe chiedere anche i danni d’immagine. Al contrario, se fosse Allegri ad avere ragione una volta impugnata la decisione, la Juventus dovrebbe pagare ad Allegri gli stipendi residui ed anche un risarcimento danni.
Non è infine da escludere, come scrive la Rosea, una terza strada che “porta a una risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con eventuale buonuscita“. Fatto sta che ora la vicenda non riguarda più solo i bianconeri e Allegri ma anche i rispettivi avvocati, che stanno studiando le carte per elaborare una strategia.