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Massimiliano Allegri ha parlato alla vigilia di Juventus-Atalanta, trentasettesima giornata del campionato di Serie A 2018/2019. Gran parte della conferenza è stata ovviamente dedicata all’addio del tecnico livornese, cui assieme al presidente Agnelli ha deciso di separarsi dal club bianconero: “Lascio una società solida con un gruppo straordinario, oltre ad una squadra vincente. Siamo cresciuti tutti insieme, è arrivato il momento per poter lasciarsi nel migliore dei modi. Sono convinto che lascio una società solida con un gruppo straordinario sul piano tecnico e personale”.
“Quando capisci fisiologicamente che ti devi separare – spiega Allegri – non c’è bisogno di andare avanti. Ci sono stati diversi incontri, il presidente da decisionista quale è ha preso questa decisione. E’ molto più semplice di quanto sembri, quello che resta sono i 5 anni straordinari. Sono contento, sono emozionato. Domani ci sarà da festeggiare per due motivi. Una è la vittoria dello scudetto e una l’addio di Andrea Barzagli, che lascia. Il professore dei difensori, senza nulla togliere a Chiellini, Bonucci, Caceres e Rugani”.
Sul ‘bel gioco’ Allegri non ha dubbi: “Quest’anno abbiamo portato a casa un campionato e la supercoppa, è stata una stagione straordinaria. Il risultato fa scrivere i giornalisti in modo diverso, però comunque dico sempre che nel calcio è strategia, bisogna capire i momenti della partita e non sempre si può giocare bene.
“Lo scudetto si vince spesso nelle partite in cui giochi male – conclude Allegri -. A nessuno piace perdere, ma se uno si accontenta di uscire dal campo e dire abbiamo giocato bene e abbiamo perso, non fa per me”.
Sul futuro: “Ora non so niente, domani bisogna andare in campo. Magari una pausa mi farà anche bene, ho bisogno anch’io di riposare, ma dopo il 15 luglio magari comincia a venirmi voglia di lavorare”.
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