Serie A

Juventus, Allegri esonerato: addio venerdì 17 maggio, proprio come cinque anni fa

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri, Juventus - Foto Antonio Balasco

“Massimiliano Allegri non siederà sulla panchina della Juventus nella prossima stagione 2019/2020”. Iniziava così la nota ufficiale della Juventus con cui cinque anni fa veniva annunciato l’addio di Massimiliano Allegri alla panchina bianconera dopo cinque scudetti, quattro Coppa Italia, due Supercoppe e due finali di Champions League perse. Ironia della sorte, era il 17 maggio del 2019 e il giorno dopo si sarebbe tenuta quella conferenza stampa al fianco dell’allora presidente Andrea Agnelli, in un clima di profondo rispetto per il lavoro svolto dal mister livornese.

Corsi e ricorsi della storia. Cinque anni dopo esatti, sempre il 17 maggio, sempre di venerdì, c’è oggi il secondo addio di Allegri alla Juventus, questa volta decisamente più burrascoso, con un clamoroso esonero a due partite dalla fine e a due giorni dalla vittoria di un trofeo. Il comportamento del tecnico toscano non è andato giù alla dirigenza, che in ogni caso avrebbe cambiato guida tecnica in estate, e dopo una serie di avvenimenti di cui tanto si è parlato nelle ultime ore, Allegri viene esonerato dopo tre anni del suo mandato bis e a un anno dal termine naturale del suo contratto. Senza festa, senza poter salutare per l’ultima volta il proprio pubblico e la tifoseria che nelle ultime ore, in parte, si è schierato con lui, riconoscendo la sua forte juventinità.

SportFace