Il presidente del Settore tecnico della Figc, Demetrio Alberti, ha parlato al Foro Italico in merito alla positività riscontrata al giocatore della Juventus Paul Pogba. Ecco le sue parole: “Pogba? Qualsiasi situazione di questo tipo mi stupisce, perché credo che nello sport realmente non c’è. Però dobbiamo anche aspettare le controanalisi e tutto il resto per capire realmente cos’è successo e com’è successo. Se credo che il doping sia una piaga nel calcio di oggi? Penso di no, ma non lo dico con superficialità, lo dico perché oggi esiste la tutela alla salute, oggettivamente anche dei grandi atleti, ma in primis per quanto riguarda tutti. Sappiamo che ogni calciatore è un patrimonio della società e quindi, oggettivamente, credo che l’attenzione a queste situazioni – oltre che per la salute del giocatore – è per il patrimonio della società”.
E ancora, su Mancini: “Se penso che Mancini fosse arrivato al termine della sua esperienza da ct? No. Mi ha stupito tanto la decisione di Mancini perché ci eravamo fatti dei programmi condivisi e alla fine ci si è trovati, per una sua scelta, a dover optare per un altro grande allenatore come Spalletti. Credo che, come ho detto, le difficoltà ci sono ma siamo tutti consapevoli delle difficoltà e di quanti pochi italiani o quanti pochi convocabili ci siano oggi per la nazionale”.
Conclusione sul nuovo corso della Nazionale: “Come ha visto la nuova nazionale di Spalletti all’esordio? L’ho vista dal vivo a San Siro, la seconda partita, devo dire che è stata giocata molto bene, con la giusta intensità e con la giusta accortezza. Poi so che settembre – lo dico da giocatore – è un mese di preparazione e non si è brillantissimi. Quindi tante volte ne risenti. Quindi un po’ di paura, un po’ di cose, il secondo tempo si è stati un po’ più sottotono. Però credo che possa essere la strada giusta. Frattesi? Avessi avuto io la sua velocità. A parte gli scherzi, è molto bravo. L’ho detto ancora prima, quando c’era il contendersi di Milan e Inter. Ha fatto due gol, che per un centrocampista fare due gol non è sempre facile”.