“Con Thiago Motta si è creato subito un ottimo feeling, è una persona con cui condividiamo passo passo tutte le situazioni. Dal ritiro in Germania è emersa la figura di una persona estremamente dedicata, determinata, attentissima ai dettagli e molto ambiziosa. Inoltre, è dotato di una personalità forte e di una comunicazione schietta e diretta”. Così l’amministratore delegato della Juventus, Maurizio Scanavino, in un’intervista rilasciata a Tuttosport. “È chiaro che per lui le basi su cui fondare una squadra dipendono soprattutto dall’attitudine dei singoli a collaborare – aggiunge l’ad, sempre in riferimento a Motta –. La sintonia con me e Cristiano Giuntoli deriva dal fatto che lui è molto concentrato ad allenare. Un elemento fondamentale è la chiarezza dei ruoli all’interno dell’azienda. Nel suo caso, proprio avendo ben chiaro il suo ruolo di allenatore, è molto disponibile e curioso di confrontarsi e comprendere le necessità, le strategie, gli obiettivi che vanno anche al di fuori del suo ruolo”.
Parlando di mercato, Scanavino ha commentato la vicenda legata a Federico Chiesa, dichiarato fuori dal progetto da parte di Motta: “È una questione di trasparenza, è inutile raccontare bugie quando tutti sanno la verità“. Alla domanda sulla possibilità di rivedere un Cristiano Ronaldo alla Juventus, inteso come un giocatore fuoriclasse “fatto e finito”, l’ad bianconero è sicuro: “Se intendiamo Ronaldo come esempio di top player, allora sì. Non escludo assolutamente che un domani non possa arrivare un top. Certo, vogliamo anche essere capaci di crearli noi, puntando sui giovani o su giocatori di talento che non sono ancora esplosi al massimo. Ma, come ho detto, la sostenibilità non deve assolutamente escludere la competitività. La Juventus ha comunque risorse importanti e quindi nell’insieme dell’investimento economico sulla prima squadra non è escluso che un domani possa arrivare un top player”. infine, una battuta sulla separazione con Massimiliano Allegri: “Il finale è stato inaspettato, quella reazione nella finale di Coppa Italia che ci ha obbligati a dover prendere delle iniziative e interrompere il rapporto con lui. Ma anche nella fase successiva all’interruzione, il rapporto personale con Max è sempre stato ottimo sia dal punto di vista professionale che personale”.