[the_ad id=”445341″]
Nell’anno del centenario degli Agnelli alla guida della Juventus, la tradizionale festa in famiglia si è trasferita all’Allianz Stadium. Niente Villar Perosa, ma solita scorpacciata di gol (otto in questo caso) tra la squadra dei grandi e quella delle giovani promesse, ribattezzate per l’occasione Juve Black e Juve White. Il primo squillo è di uno che nelle giovanili bianconere ci è cresciuto: al 15′ Miretti carica il destro e trova la traversa. Un minuto più tardi un altro prodotto del vivaio, Nicolussi Caviglia, penetra in area e viene fermato da Nonge Boende. Per l’arbitro è rigore e dagli undici metri Vlahovic segna ed esulta, ricevendo la standing ovation di uno Stadium che dedica anche cori tutt’altro che pacificatori all’indirizzo di Romelu Lukaku, possibile nuovo acquisto bianconero. Al 32′ c’è il 2-0 e la firma è la stessa. Muharemovic stende Chiesa fuori area, Vlahovic si incarica della punizione e con una deviazione trova il raddoppio. Prima del 45′ arriva il tris con Kean, mentre al 50′ ritrova il sorriso Kaio Jorge con il gol del poker al ritorno in campo dopo il lungo stop. Al 24′ della ripresa arriva la doppietta del giovane brasiliano con un destro basso a giro che si è infilato sul secondo palo. Tre minuti più tardi e gioia anche per Milik in gol con un sinistro di rapina. Il polacco ha poi servito sui piedi di Kaio Jorge la tripletta che l’ex Santos ha messo a segno in diagonale. L’8-0, invece, è stato firmato di testa dal 2005 olandese Hujsen di testa dopo una corta respinta di Daffara su punizione.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]