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Quando sia Corvino che Sabatini decidono di mettere gli occhi su un giocatore, è probabile che quel calciatore qualcosa di speciale lo abbia davvero. Probabilmente è il caso anche di Jerdy Schouten, seguito a gennaio da Corvino (allora ds della Fiorentina. Gli emissari dei viola lo seguirono dal vivo in nove occasioni) e in estate da Walter Sabatini che al sondaggio e alla trattativa ha fatto seguire l’acquisto: circa tre milioni sono serviti per prelevare il centrocampista olandese dall’Excelsior e per superare la concorrenza di Genoa, Atalanta e Villareal.
C’è chi lo ha paragonato a Pirlo anche se le caratteristiche (e anche la chioma bionda) sembrano quasi ricordare un giovane Daniele De Rossi o se vogliamo, tanto per restare in Olanda, un prototipo di Frenkie de Jong. Tecnica invidiabile, capacità notevoli di interdizione e tempi di inserimento sono le caratteristiche che rendono Schouten uno dei talenti più interessanti della prossima stagione. Ma a frenare il suo ambientamento in un centrocampo già competitivo come quello del Bologna c’è stato un infortunio al collaterale del ginocchio destro. Tre-quattro settimane di stop impediscono ai curiosi di osservare dal vivo il classe 1997 nativo di Spijkenisse. L’obiettivo è tornare disponibile per il 25 agosto quando il Bologna esordirà in Serie A contro il Verona al Bentegodi. E per un Pulgar ceduto alla Fiorentina, per Mihajlovic niente paura: c’è uno Schouten che non vede l’ora di essere protagonista con la maglia rossoblù.
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