Ivan Juric è a punteggio pieno in campionato da quando siede sulla panchina della Roma, ma è bastata la bruttissima sconfitta in Svezia contro l’Elfsborg per risvegliare malumori e veleni intorno a Trigoria. L’ambiente Roma è malato e non bastano certo sei punti tra Udinese e Venezia per curarlo. Ecco perché la sfida esterna all’U-Power Stadium contro il Monza (ore 18) sarà in un senso o nell’altro uno snodo importante prima di una sosta che può amplificare i malumori o regalare una settimana di serenità come antidoto ai veleni. Non è peraltro una partita banale per Juric che a Monza può arrivare a totalizzare 300 punti come allenatore in Serie A. Sarebbe il miglior modo per ritrovare credibilità e scacciare ogni voce di instabilità in una Roma ancora orfana di un amministratore delegato dopo le dimissioni di Lina Souloukou. L’allenatore ha incassato l’attestato di stima di capitan Lorenzo Pellegrini alla vigilia della trasferta di Boras: “Quando è arrivato era un giorno di tristezza ma lui è stato eccezionale nel farla diventare voglia di cambiare le cose”. Nella frase del numero 7, contestatissimo dai tifosi, emerge la vicinanza dello spogliatoio a De Rossi, un fantasma che aleggia a Trigoria e che rischierà di farlo ogni qualvolta le cose non andranno come previsto. L’esonero dell’ex centrocampista è stato accolto male dallo spogliatoio, dai tifosi, dall’opinione pubblica e ha accentuato la frattura tra il pubblico e i Friedkin. Juric ha raccolto sei punti in campionato, ma le prestazioni contro Venezia ed Elfsborg – nonostante l’ottimismo espresso dal tecnico nel post gara (“Passi in avanti impressionanti”, le parole in Svezia) – non hanno convinto nessuno. C’è bisogno di una svolta e a Monza la Roma ha un solo risultato a disposizione, essendo ancora a secco di vittorie in trasferta. Non ci sarà Paulo Dybala, costretto a saltare anche gli impegni dell’Argentina a causa di un problema muscolare, mentre Le Fee torna a disposizione. Di fronte c’è una squadra che ha ugualmente voglia di riscatto. Dopo tre pareggi e tre sconfitte in questo avvio di campionato, i brianzoli rischiano di rimanere a secco di vittorie nelle prime sette gare per la prima volta in massima serie. “Che si giochi contro la Roma o un’altra squadra per me è indifferente – afferma l’ex-laziale Alessandro Nesta – L’unica cosa certa è che dobbiamo dare un segnale alla classifica. Ora serve una vittoria”. Un messaggio alla Roma, a Juric e anche a Galliani.