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Milan Skriniar, a meno di clamorosi colpi di scena, non sarà più un giocatore dell’Inter. Bisogna semplicemente decidere quando: se già in questi ultimi giorni di gennaio, oppure da giugno quando lo slovacco sarà libero di accasarsi a zero in un’altra squadra. La gestione del rinnovo da parte dell’Inter, da parte del presidente Steven Zhang, da parte di Marotta e Ausilio e da parte dello stesso giocatore è stata un autogol per tutti. Sia dal punto di vista comunicativo che da quello economico.
Riavvolgiamo il nastro e torniamo a questa estate quando l’Inter ha deciso di mettere sul mercato lo slovacco per rimpiazzarlo con Gleison Bremer. Una decisione che permetterebbe ai nerazzurri di prendere diversi soldi e di reinvestirli sul miglior difensore dello scorso campionato. Il Psg però non affonda, aspetta, e nel frattempo la Juventus vende De Ligt al Bayern Monaco e, con decisione, supera di gran lunga l’offerta nerazzurra e acquisisce Bremer. A quel punto l’Inter, tra i malumori dei suoi tifosi per non aver preso Dybala e lo stesso Bremer, si trova ad un bivio: accettare l’offerta del Psg (si parla di oltre 50 milioni di euro) che da lì a pochi giorni sarebbe arrivata oppure resistere.
Marotta e Zhang decidono di resistere. Ma senza la certezza di un rinnovo la scelta, dopo qualche mese, si sarebbe rivelata un contentino momentaneo per i tifosi. Erano due le opzioni valide per l’Inter: cedere Skriniar per una bella somma oppure rinnovarlo e blindarlo. Non è stata fatta nessuna delle due cose e adesso, dopo qualche mese, i nodi vengono al pettine. L’Inter ha formulato la sua offerta di rinnovo, legittima, ad oltre sei milioni di euro. Tanti per un difensore. Il Psg però ne offre di più ed è anche legittimo da parte del giocatore scegliere Parigi.
E qui veniamo alla questione giocatore e dintorni. Milan Skriniar è un ottimo giocatore, all’Inter ha dato tanto ed è stato uno dei pilastri della rinascita nerazzurra con la conquista della Champions League prima e poi dei quattro titoli nerazzurri (uno Scudetto, due Supercoppe, una Coppa Italia). Ma anche la sua gestione, e quella del suo procuratore, è stata tutt’altro che perfetta. “Prima di Natale, ho comunicato all’Inter la decisione di non accettare la loro proposta – ha dichiarato Roberto Sistici, agente di Skriniar, a Telenord – Scelta ribadita a inizio gennaio, prima della Finale di Supercoppa, quando ho anche informato i dirigenti nerazzurri Marotta e Ausilio che ci ritenevamo liberi di ascoltare offerte di altri club. Non era magari una comunicazione obbligatoria, ma era per il giocatore e il sottoscritto il modo più corretto di procedere, sapendo che serietà e trasparenza sono per noi il modo migliore di procedere. Ripeto, non abbiamo mai saltato nessun appuntamento con l’Inter”. Capitolo chiuso quindi. Skriniar non sarà più un giocatore dell’Inter. Legittimo. Ma da un capitano, che sino a ieri sera ha indossato la fascia, ci si sarebbe quantomeno aspettato che a comunicare la decisione fosse stato lui. E non il suo agente nel mentre andava in scena Inter-Empoli, con la contemporanea espulsione dello stesso Skriniar. Quasi un segno del destino. Una espulsione che danneggia l’Inter e Skriniar. Così come tutta questa triste vicenda. Un autogol per tutti.
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