Il vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti in un’intervista a Planetwin365.news fa il punto della situazione in chiave Supercoppa Italiana, che vedrà impegnati i nerazzurri da venerdì: “È un obiettivo importante e bisognerà dare il massimo, perché è un trofeo che arricchisce la storia del club che lo vince“. L’argentino ha poi ricordato le quattro volte in cui ha alzato il trofeo da giocatore: “Tutte sono arrivate dopo partite emozionanti, ricordo quella del 2006, quando ribaltammo la Roma dallo 0-3 al 4-3. Sempre con la Roma, ricordo in modo particolare quella al 2008 vinta ai rigori. Ho calciato l’ultimo tiro dagli undici metri, che poi è stato anche l’unico rigore tirato nella mia carriera“.
Parlando di Serie A invece, l’ex capitano dell’Inter ha speso due parole sul suo connazionale Valentin Carboni: “Conosco benissimo sia lui che la sua famiglia e non mi sorprende quello che sta facendo. Già quando giocava nelle giovanili si vedeva che è un giocatore diverso. Sta dimostrando il suo valore, ora il difficile sarà confermarsi, ma conoscendo la sua personalità penso che non avrà problemi. È importante che stia giocando, se lo è meritato e sta dimostrando di avere talento”. Infine Zanetti ha tracciato il bilancio delle sue attività di beneficienza con la Fondazione P.U.P.I. e il suo programma Fortalecer incentrato su inclusione sociale e integrazione: “Durante il periodo natalizio siamo stati in Argentina, dove abbiamo dato 129 nuovi diplomi ai ragazzi che sosteniamo. La formazione rimane uno dei nostri cardini e anche in questo caso abbiamo vissuto momenti emozionanti“.
Zanetti ha poi proseguito: “Li ho visti felicissimi di aver raggiunto questo traguardo, grazie al diploma tanti troveranno lavoro e data la situazione attuale non è poco. Continueremo a portare avanti questo programma così come quello di digitalizzazione, per ridurre il gap tecnologico e culturale. Importantissimo, infine, è anche incentivare la lettura, anche di libri digitali. Con la Fondazione abbiamo creato una biblioteca molto ricca che può essere utilizzata sia per studiare per interesse personale. In questo modo i ragazzi possono trovare risposte che aiutano la loro crescita e i risultati che otteniamo ci danno un’ulteriore spinta per continuare il nostro lavoro“.