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“Da voi il lockdown è stato totale: l’Italia ha dato un ottimo esempio. In Inghilterra c’è chi ancora va al lavoro e la metropolitana è troppo affollata. Da noi ho visto scene di avidità con gente che svuotava i banconi dei supermercati”. Queste le parole di Ashley Young, che ha parlato in un’intervista al Corriere della Sera, commentando anche la situazione che sta attraversando il mondo intero a causa dell’emergenza coronavirus. “L’isolamento? Qualche timore c’è stato – ha commentato -, la società e lo staff medico hanno però gestito perfettamente la situazione. L’isolamento non piace a nessuno, ma non è stato drammatico: era la scelta giusta per tutelare la salute nostra e degli altri“.
L’esterno inglese ha però parlato soprattutto dell’Inter, dov’è arrivato durante la sessione invernale di calciomercato: “Quando Conte mi ha chiamato, ho sentito subito la sua passione, me l’ha trasmessa – ha raccontato Young -. Era un’opportunità e ho detto: ‘Vado lì, voglio far parte di qualcosa di grande’. Se vorrei restare? Certo che sì. Amo l’Italia, Milano, il calore dei tifosi. Voglio restare e vincere. Sto imparando la lingua, siete un popolo con passione. E poi simpatici: quando parlate in realtà strillate”.
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“LaJuve ci ha sconfitto due volte? I conti li facciamo a fine stagione – ha affermato l’esterno, che quindi è speranzoso di poter riprendere a giocare quest’anno –. Poi è vero, ci hanno battuto. Per un giorno però ciascuno di noi può essere quello che non è, in positivo o in negativo. Di certo in rosa hanno più esperienza di noi”.
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