Serie A

L’Inter vince ma subisce ancora due gol e da un Torino in dieci: Inzaghi, c’è un problema difesa

Inter esultanza
Inter esultanza - Foto Fabrizio Carabelli/IPA Sport

L’Inter vince la terza partita in sette giorni e si riporta definitivamente in carreggiata. O forse no. Già, perché al di là della Champions in cui la differenza tecnica era enorme e in cui la serata di gala ha dato motivazioni e attenzione extra, tra Udine e San Siro col Toro la squadra produce e trova tre gol, ma al contempo continua a concedere troppo e non può mai davvero gestire. Non è la schiacciasassi della scorsa stagione e per di più questo successo arriva anche grazie al rosso col Var a Maripan che cambia volto al match: sullo zero a zero i granata, che avevano approcciato con personalità, restano in inferiorità numerica e a quel punto sale in cattedra Marcus Thuram, che firma la sua prima tripletta italiana, con un climax invertito nella bellezza e nella difficoltà dei gol.

Non è però tutto oro quel che luccica e Inzaghi, di sicuro, sfrutterà la sosta – che arriva nel momento più opportuno – per provare a ragionarci su: la tenuta difensiva non è quella dei tempi migliori, anzi, è lontanissima dalla scorsa stagione ma anche dal livello che dovrebbe tenere una big di questo valore. Il primo gol arriva subito dopo il 2-0, il secondo subito dopo l’infortunio di Zapata, che aveva tenuto in piedi il Toro e che rischia di dover star fermo (speriamo di no) per un po’: sembra essere una questione di concentrazione, quando cala la tensione dietro si diventa perforabili. Nove gol in sette giornate sono troppi per chi vuole riconfermarsi campione d’Italia, e non è solo questione di rotazioni: in una partita contro una squadra di livello ma in dieci per settanta minuti, prendere due gol, il primo pochi secondi dopo aver segnato, il secondo con un rigore regalato, non è un bel segnale. Lo è aver ritrovato i gol di uno scatenato Thuram, che è tornato a segnare mettendo però in ombra, nuovamente, Lautaro Martinez, sempre un po’ intristito. Le alternative sono tante, la voglia di far rifiatare i big pure, ma c’è da ricementare meglio il gruppo per tornare a essere l’Inter di pochi mesi fa. Per il momento contava vincere e la vittoria c’è: si va alla sosta a -2 dal Napoli ed era l’obiettivo primario, fra due settimane contro la Roma servirà una versione migliore dell’Inter.

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