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L’Inter batte un colpo e si riprende, almeno per due notti, la vetta della classifica di Serie A. Lo fa grazie ad una vittoria per 3-1 in rimonta al Franchi, sulla sorprendente Fiorentina di Vincenzo Italiano in quello che, per mille ragioni, sembra ormai avere sempre più l’aspetto di uno scontro diretto per i piani alti. Apre Sottil al 23′, rispondono Darmian (52′) e Dzeko (55′) nel giro di cinque minuti, prima del colpo definitivo del ko siglato da Perisic (87′). Tre punti e secondo tempo di carisma, carattere e qualità per una Inter che ha saputo dare un segnale a tutte le rivali. L’Inter va a segno da 24 partite consecutive di Serie A, eguagliando così la sua miglior striscia di partite di fila in gol nella storia della competizione, cioè quella della stagione 1949/50 sotto la guida di Giulio Cappelli. Simone Inzaghi a modo suo già nella storia di una Inter che per ora sembra aver accusato poco l’addio di Lautaro e Hakimi, grazie alla forza del gruppo e ai meccanismi collettivi che mettono in luce quelli che sulla carta sono tra i sostituti dei due ceduti. Darmian è la riserva di Dumfries, ma quando è chiamato in causa risponde sempre presente. E Dzeko non smette di sorprendere, con un avvio di stagione con media gol da 2016-17 quando mise a segno 39 reti in stagione con la maglia della Roma. Numeri da bomber vero quelli del primatista bosniaco in nazionale: quattro gol in cinque partite per lui, la convinzione di aver fatto la scelta giusta per l’Inter. Con l’autorità di chi vuole confermarsi, l’Inter si impone in trasferta e archivia definitivamente il passo falso di Genova contro la Sampdoria.
Ora c’è l’Atalanta per i nerazzurri. Una Atalanta che contro il Sassuolo ha sostanzialmente fatto quel che ha fatto l’Inter: rimettere al suo posto una potenziale outsider con un 2-1 al Sassuolo che permette ai bergamaschi di riaffacciarsi nelle zone alte, a 10 punti. L’Atalanta è tornata e lo dice il tabellino: in rete i due quinti (Gosens e Zappacosta) su assist degli uomini d’attacco (Malinovskyi e Zapata). Classico per una squadra totale, ora sì lontana dalla versione opaca di Salerno. Difficile capire ora se Fiorentina e Sassuolo saranno in grado di intaccare il regno delle sette sorelle. Domenica, in occasione di Inter-Atalanta, capiremo invece quale tra due delle sorelle più affascinanti, sarà anche la più pronta per sognare.
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