L’Inter vince a Cagliari e rimanda il discorso scudetto all’ultima giornata, restando aggrappata alla classifica non dandosi per vinta. L’1-3 dell’Unipol Domus accomuna i destini dei nerazzurri e dei sardi, visto che entrambe all’ultima giornata non potranno far altro che vincere e non basterà soltanto questo, ma serviranno i passi falsi di Milan e Salernitana che contendono scudetto e salvezza. Per quanto riguarda l’Inter, il Milan è davanti di due punti e con lo scontro diretto a favore, ed entrambe sfideranno due squadre senza obiettivi come Sassuolo e Sampdoria. Il Cagliari, invece, ha qualche piccola chance in più, visto che la Salernitana ha anch’essa due punti in più, entrambe sfidano squadre senza obiettivi quali Udinese e Venezia, però in questo caso i campani non hanno il vantaggio degli scontri diretti.
La tensione a farla da padrona in Sardegna, ma va detto che l’Inter ha giocato con grande personalità nonostante il fardello nella testa della vittoria del Milan contro l’ultimo vero scoglio, l’Atalanta, di pochi minuti prima. Il gol arriva con Darmian nel primo tempo e la partita viene messa in discesa, ulteriormente poi con Lautaro Martinez che raddoppia a inizio secondo tempo. Passa un minuto, però, e qualche nervo scoperto dei nerazzurri viene fuori, visto che Lykogiannis accorcia immediatamente le distanze con una bella conclusione deviata da Skriniar. Ancora il Toro, però, nel finale la chiude e l’1-3 può dare nuovo slancio all’Inter, che sa di non essere padrona del proprio destino, ma sa anche che nell’ultima giornata tutto può succedere. E Simone Inzaghi è la prova vivente: nel 2000 vinse quello scudetto da giocatore con la Lazio trovandosi sotto di due punti all’ultima giornata e con la Juventus capolista che venne sconfitta dal Perugia in quell’incredibile partita nel pantano.
Qualcuno a Cagliari riesce a immaginare una Salernitana che possa non vincere contro l’Udinese in casa all’ultima giornata? Difficile dirlo: il popolo sardo ha grande attaccamento e tenacia, e proverà a infonderlo nella squadra. Chiamata a battere il Venezia già retrocesso e a sperare con le radioline che all’Arechi succeda un mezzo miracolo. E lo stesso, siamo certi, succederà sull’asse Milano-Reggio Emilia.