Test Atalanta per le ambizioni di scudetto dell’Inter, che per essere certa di mantenere la vetta, e per affacciarsi sullo scontro decisivo per staccare il pass per gli ottavi di Champions League in casa del Salisburgo, ha bisogno di una vittoria di peso, come in effetti quella sulla Dea sarebbe. I nerazzurri di Milano ci arrivano bene, forti di una solidità difensiva invidiabile con sette clean sheet in dieci partite, se non fosse che questi numeri sono condivisi proprio con i nerazzurri di Bergamo, oltre che con la Juventus e i francesi del Nizza in tutta Europa nei top-5 campionati. E allora, è anche un paradossale scontro tra due difese di ferro, quella dell’Inter – con Acerbi uno dei tre difensori mai dribblati fin qui – la conoscevamo bene, quella dell’Atalanta è una grande sorpresa, perché davanti si segna sempre con la solita continuità ma la differenza di questo avvio di stagione da sei vittorie e un pareggio e in piena zona Champions la fa la grande tenuta.
I precedenti, però, sorridono a Inzaghi: l’Inter è imbattuta da nove sfide di Serie A contro l’Atalanta, quattro vittorie e cinque pareggi, non perdendo nemmeno al Gewiss Stadium quest’oggi si eguaglierebbe la miglior striscia di sempre contro questa rivale, risalente peraltro agli anni cinquanta. 3-2 ricorrente, visto che le ultime due partite la capolista le ha vinte così contro la Dea, che a sua volta può far fruttare gli undici pareggi in ventitré precedenti casalinghi. Con una vittoria, inoltre, questa partenza dell’Inter sarebbe la seconda migliore di sempre dopo undici giornate nell’era dei tre punti. E se Gasperini, al quale manca un solo punto per arrivare a quota 500 ottenuti nella sua carriera in Serie A, si affiderà alla vena ritrovata di Scamacca, che ora sta bene e ha tanta fame di gol, Inzaghi potrebbe far leva sulla continuità di Thuram, che ha contribuito con un assist e un gol nelle ultime cinque partite e che avendo segnato almeno quattro gol e almeno quattro assist è in compagnia ristrettissima nei top campionati.