Serie A

Inter, Taremi: “Senza il calcio sarei un poliziotto. Lo spogliatoio dev’essere come una famiglia”

Mehdi Taremi
Mehdi Taremi, Inter - Foto Domenico Cippitelli/IPA Sport

Se non avessi fatto il calciatore sarei diventato un poliziotto. Mi piace, non so perchè, sin da bambino. Mi sarebbe piaciuto fare il detective”. A raccontarlo è Mehdi Taremi, intervistato dallo sponsor dell’Inter “Betsson Sport” in vista della sua prima stagione in nerazzurro: “La cosa più importante è lo spogliatoio – le sue parole -, i giocatori devono essere come fratelli, pronti a morire e combattere l’uno per l’altro. Essere uniti è importante nello sport e porta alla vittoria. Come una famiglia”.

Taremi ha raccontato di amare anche la pallavolo e la Nba: “Ma solo in tv, pratico solo il calcio da quando ho sei anni”. Quanto al come si è avvicinato al calcio: “La mia famiglia è stata fondamentale: non importa come gioco in campo o come sta andando fuori dal campo, loro sono sempre dalla mia parte e fanno il tifo per me. Mi supportano sempre”. Quanto al campione Ali Daei, iraniano come Taremi: “E’ stato uno dei migliori marcatori di tutti i tempi, dopo Cristiano Ronaldo. Per noi è una leggenda“.

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