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Bologna-Inter non si giocherà. O meglio i padroni di casa non potranno presentarsi allo stadio per via del provvedimento dell’Asl di Bologna che ha messo in quarantena tutto il gruppo squadra. Dunque i nerazzurri dovranno presentarsi regolarmente, ma il match di fatto non si disputerà. E questa situazione si interseca con la squalifica di Hakan Calhanoglu. Il turco, ammonito nell’ultimo match dell’anno contro il Torino, avrebbe dovuto saltare la partita contro il Bologna appunto. Ma essendo una partita fantasma, cosa dice il regolamento?
ARTICOLO 21 – “Le gare, con riferimento alle quali le sanzioni a carico dei calciatori e dei tecnici si considerano scontate, sono quelle che si sono concluse con un risultato valido agli effetti della classifica o della qualificazione in competizioni ufficiali, incluse quelle vinte per 3‐0 o 6‐0 ai sensi dell’art. 10, e non sono state successivamente annullate con decisione definitiva degli organi di giustizia sportiva”.
COMMA 4 – “Nel caso di annullamento della gara, il calciatore o il tecnico sconta la squalifica nella gara immediatamente successiva alla pubblicazione del provvedimento definitivo”.
Sul tema non c’è assoluta chiarezza, e a fare giurisdizione sembra essere il precedente di Rabiot, chiamato a saltare addirittura due gare di fila per una questione di precauzione nella passata stagione. Il Giudice Sportivo uscirà, probabilmente, nella giornata di venerdì ma è tutt’altro che scontato che prenda una decisione su Bologna-Inter e le altre tre partite fantasma di questa giornata. Basti pensare che Udinese-Salernitana, partita fantasma dello scorso 21 dicembre, il Giudice Sportivo non si è ancora espresso. Qualora non dovesse esprimersi entro domenica Calhanoglu dovrà saltare Inter-Lazio in quanto Bologna-Inter non è stata omologata. Una situazione intricata.
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