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La sensazione di costante incompletezza c’è, ma è qualcosa di cui soffrono tutte le squadre di questo campionato (in fin dei conti) senza un vero padrone. E così l’Inter, seconda al giro di boa di questa Serie A, dopo il girone di andata ha la consapevolezza di essere tutto sommato la squadra da battere. Per completezza della rosa, per il progetto ormai avviato e più lungo tra tutte le contendenti, per i nerazzurri lo scudetto è molto più di un sogno. Per trasformarlo in realtà, però, bisognerebbe mettere da parte il nervosismo e alcuni malumori che aleggiano nell’ambiente. Dai problemi economici alle proteste veementi nel post partita, la sensazione è che a questa squadra andrebbe regalata un po’ di serenità. Quella che avrebbe dovuto dare la splendida vittoria nel derby d’Italia contro la Juventus e che è stata tolta dai bianconeri meno quotati dell’Udinese, contro cui è arrivato un pareggio che ha peraltro tolto la possibilità di laurearsi campione d’inverno.
Il bilancio del girone di andata, a ogni modo, è positivo: il 2020 si era chiuso nel migliore dei modi con la striscia di otto vittorie di fila, poi qualche passo falso a gennaio con la sconfitta con la Sampdoria e alcuni pareggi che hanno rallentato un po’ la corsa dei ragazzi di Conte. L’eliminazione dalle coppe europee è un’arma a doppio taglio: la delusione è stata tanta, ma tra febbraio e marzo i nerazzurri troveranno tante energie in più rispetto alla concorrenza.
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