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Soffre, beneficia di un rigore sbagliato da Nico Gonzalez e calcia solo otto volte, meno della metà di quanto fatto in Supercoppa (22 contro il Napoli e 23 contro la Lazio). Alla fine però l’Inter batte anche la Fiorentina e lo fa con un 1-0 dal valore gigantesco, che restituisce a Simone Inzaghi la vetta della classifica, con una partita ancora da recuperare e un big match contro la Juventus da vivere la prossima settimana. Determinante, come sempre, Lautaro Martinez che sei giorni fa, contro i partenopei, ha deciso la vittoria di un trofeo, e che ora mette la firma su un match pesantissimo nel cammino Scudetto. Per la Fiorentina buone risposte sul piano del gioco, ma ancora tante difficoltà in zona gol. La squadra di Italiano non ha trovato la via della rete in quattro delle ultime cinque gare giocate in tutte le competizioni. Tante, troppe. Anche la sfortuna non aiuta il tecnico viola. Un problema nel riscaldamento di Sottil costringe Italiano ad inserire Nzola nell’11 titolare. Scelte quasi obbligate a centrocampo per Simone Inzaghi, costretto a rinunciare agli squalificati Barella e Calhanoglu. Al loro posto la scelta ricade su Frattesi e Asslani, mentre a sinistra viene preservato Dimarco in favore di Carlos Augusto. Confermatissima la coppia di titolari composta da Lautaro e Thuram.
Il Franchi è strapieno, l’ambiente è delle grandi occasioni e un brivido nato da un errore di Sommer apre la partita. L’Inter risponde con Lautaro. L’argentino sfrutta una sbavatura di Quarta e si invola verso la porta ma sulla sua conclusione c’è l’intervento di Terracciano. Prima del vantaggio nerazzurro, c’è spazio per un gol annullato a Nzola e per un salvataggio di Faraoni su Carlos Augusto. È il preludio per lo 0-1. Corner di Asllani sul primo palo, Lautaro stacca di testa e batte il portiere viola. Qualche protesta della Fiorentina per un contatto tra l’argentino e Parisi, ma l’arbitro convalida e il Var giustamente non lo richiama. Per il Toro è il diciannovesimo gol in campionato, il numero 124 con la maglia dell’Inter, come Icardi, a -9 da Nyers nella classifica all time dei marcatori nerazzurri. L’Inter prova ad approfittare del momento positivo e lo fa con Davide Frattesi che al 33′ lascia partire una conclusione che impegna Terracciano. Un minuto dopo però serve un intervento di Sommer per respingere in corner un tiro da buona posizione di Bonaventura.
Nella ripresa Inzaghi si gioca tre cambi al 60′. Fuori Darmian, Bastoni e Thuram; dentro Dumfries, Acerbi e Arnautovic. L’ex Bologna va in gol al 64′, ma c’è un fuorigioco ad inizio azione che invalida tutto. Al 69′ Nzola ha un’occasione in area, ma spreca tutto. Poco dopo però la Fiorentina ha la chance di pareggiare. Un campanile in area si trasforma in un duello tra Sommer e Nzola: il portiere respinge coi pugni e l’attaccante resta a terra, mentre Darmian sulla linea salva sul colpo di testa successivo di Quarta. Gli occhi di tutti – panchina, giocatori, tifosi e var – sono però sull’intervento del portiere, che non sfugge a chi è chiamato a controllare. L’arbitro Aureliano va al monitor e concede il rigore. Dagli undici metri va Nico Gonzalez, il cui tiro è debole e leggibile. Sommer para e la Fiorentina deve fare i conti con il terzo rigore sbagliato in un mese. Nel finale la squadra di casa prova l’assedio, ma i nerazzurri si salvano. E alla fine scatta l’esultanza, con un segno rosso sul calendario: 4 febbraio, ore 20:45, Inter-Juventus.
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