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Il centrocampista dell’Inter Stefano Sensi è stato protagonista del ‘Q&A’, l’appuntamento con i tifosi nerazzurri sui canali social ufficiali del club: “Sto molto bene, un mese fa affrontavamo la Juventus, ora tutto è cambiato. A casa non possiamo allenarci come succede di solito, ma proviamo a mantenere un ritmo più alto possibile. Manca la quotidianità. Mi sveglio presto per la colazione, poi con la mia compagna Giulia, decidiamo insieme il programma della giornata in base al giorno di allenamento congiunto, se al mattino o al pomeriggio”.
L’ex calciatore del Sassuolo ha parlato anche della relazione con la sua fidanzata Giulia e dell’ambientamento a Milano: “A Cesena, durante un aperitivo di amici in comune. Non dovevo neppure andarci, poi me la sono ritrovata lì ed è stato il destino. Vivendo assieme, pensiamo che le cose si debbano fare sempre in due. Dal cucinare, al guardare film e serie tv, giocare a carte. E poi si va ad accompagnare il cane Margot a fare i bisogni. Io e Giulia non amiamo molto uscire, stiamo molto in casa sul divano, giochiamo alla playstation, giriamo qualche volta purché sia in serenità. Milano non la viviamo appieno. Gli allenamenti tolgono tanto tempo. Modena è piccola e si vive bene. Di Milano apprezzo la bellezza, la gente nuova”.
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Sensi ha rivelato quali sono i momenti più belli vissuti all’Inter in questa stagione: “Sicuramente il primo gol a San Siro. Era la prima di campionato e l’urlo del mio nome mi ha fatto venire i brividi. Vedere San Siro pieno e vestito di nerazzurro è da pelle d’oca. Quando sono arrivato all’Inter è stata un’emozione strana: credi di conoscerla da esterno, ma quando ci sei dentro ti accorgi che è molto di più. I tifosi poi sono magnifici. Prima della gara con la Juve, prima dell’infortunio. Segnavo, stavo dando continuità, poi lo stop. Con Conte sono comunque migliorato molto, mi sono allenato con un’intensità e movimenti diversi dal passato. Sono pure maturato parecchio da mezzala”.
Gli infortuni hanno fermato l’ottimo avvio di stagione di Sensi, ma anche grazie al supporto dei compagni è riuscito a superare i momenti difficili: “Male, sono sempre una cosa negativa per un calciatore, specie se ti rubano tanto tempo. Guardare i compagni da fuori non è bello. Ora sto bene e sono contento, mi lascio tutto alle spalle. Vuoi farti vedere in quei momenti sempre con il sorriso, ma è davvero difficile mascherare il malessere. Poi esci dal tunnel e vedi la luce. Mi trovo bene con Barella, andiamo d’accordo, siamo coetanei. Ai tempi di Sassuolo e Cagliari ci salutavamo sempre con piacere. Abbiamo voglia di crescere insieme. In generale andiamo d’accordo pure con gli altri compagni di reparto. Siamo una squadra unita, non ci sono polemiche e gruppetti”.
Il centrocampista nerazzurro ha raccontato le emozioni provate contro il Barcellona e suoi sogni nel cassetto: “Bellissimo affrontare il Barcellona. Venendo da una squadra più piccola come il Sassuolo, capisci quanti sacrifici son stati fatti per arrivare ad affrontare squadre così. Il Barcellona poi l’ho sempre ammirato come realtà e gioco. Vorrei vincere Champions League e Mondiali, da orgoglio italiano direi il Mondiale. A Cesena giocavo col 5 che al Sassuolo però era occupato. Gli altri miei preferiti erano il 12 o 21: ho scelto il primo e l’ho portato pure qui in nerazzurro”.
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