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“Purtroppo la parola ‘lavorare’ è stata difficilissima da mettere in pratica, a causa di una serie infinita di partite ravvicinate. Il nostro è stato un lavoro psicologico, abbiamo preparato la partita come le altre. Abbiamo sottolineato ai ragazzi che non vi fosse nessun dato che facesse presumere una flessione fisica. Abbiamo fatto anzi grandissime accelerazioni, ma non le abbiamo fatte come eravamo abituati. Non abbiamo mai avuto alcun dubbio sulle capacità tecniche di Lautaro o sulla capacità di barella di imbucare i compagni. Nelle ultime partite ci siamo snaturati, per certi versi. Contro il Milan, per esempio, l’impatto dell’avversario e la nostra non grandissima tranquillità ci hanno impedito a produrre il nostro calcio. Oggi abbiamo controllato la palla e contato sulla mobilità di Brozovic, Barella e Calhanoglu. Liverpool? Ribaltare una partita così non sarà facile, ma ci aspettiamo una grande prestazione; le motivazioni non mancheranno ad Anfield. Dobbiamo fare la nostra performance da Inter, è la stessa squadra della prima parte della stagione. Metteremo in campo la miglior formazione possibile. Siamo l’unica squadra che può decidere delle proprie sorti: se le vinciamo tutte, nessuno ci può raggiungere. Brozovic? Ormai ha sempre un uomo incollato su di lui. La differenza si riesce a farla quando tutto la squadra riesce a supportarlo. La sua posizione centrale ha fatto sì che si liberassero giocate sugli esterni”. Così Massimiliano Farris, vice di Simone Inzaghi, al termine di Inter-Salernitana 5-0. Il tecnico in seconda dei nerazzurri ha commentato l’evoluzione del confronto con i campani, terminato in trionfo dopo una serie di risultati grigi o sfavorevoli.
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