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Dopo la sconfitta interna subita dall’Inter, con il risultato di 1-0, contro il Monza, Arrigo Sacchi ha così commentato il momento dei nerazzurri a ‘La Gazzetta dello Sport’. “Gli impegni europei portano via tantissime energie. Sia a livello fisico sia a livello mentale. Sono partite infinite che durano cinque-sei giorni. Il recupero è molto difficile anche perché la tensione nell’ambiente è particolarmente elevata. Per questa ragione credo che le scelte degli allenatori di Milan, Napoli e Inter, che hanno optato per un massiccio turnover, siano giustificate. Preservare chi sarà chiamato all’impegno in Champions è normale”.
Qualche commento di Sacchi anche sulla sfida che ora attende i meneghini, il ritorno dei quarti di finale di Champions League contro il Benfica. “Che non si addormentino i nerazzurri perché il Benfica, anche se ha perso pure ieri, è una squadra pericolosa. In Portogallo l’Inter ha fatto vedere di essere un gruppo di altissima qualità: centrocampo e difesa hanno lavorato benissimo. Adesso è necessario che si ripeta. Serve una prestazione europea: alti ritmi, idee chiare e, se possibile, un po’ più di pressing”.
“È l’undicesima partita che l’Inter perde in campionato. Il fatto è che si tratta di una squadra tattica, che non fa pressing. Non c’è compattezza. Quello che si è visto in Europa non si è notato in campionato. Che cosa succederà contro il Benfica? Legittimo avere qualche dubbio, anche se il vantaggio da cui parte è notevole. Però ci si ricordi sempre che le grandi squadre aggrediscono e costringono l’avversario alle corde. L’Inter non è ancora a questo livello. Non ha continuità”, ha concluso Sacchi.
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