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Tra gli osservati speciali in questo Inter-Roma non c’era solo Romelu Lukaku, ma anche l’arbitro Fabio Maresca. Al match di San Siro ci si è arrivati con la tensione alta per la vicenda Lukaku, che ha condizionato i tifosi ma non solo. La scelta da parte dell’Inter di non far parlare Inzaghi o altri tesserati sia nei giorni precedenti che nel pre-partita dice abbastanza sul volersi concentrare solo sulla partita senza alimentare ulteriori polemiche. Maresca in generale nel primo tempo controlla abbastanza bene la gara e soprattutto cerca di far sentire subito la sua presenza ammonendo Pavard per gioco pericoloso e poi Mancini alla prima protesta veemente in modo da non far surriscaldare gli animi. Dal punto di vista tecnico situazioni particolari da segnalare non ce ne sono.
Il primo errore di una certa rilevanza da parte del direttore di gara campano arriva attorno al 55°, quando il già ammonito Paredes commette fallo su Thuram al limite dell’area di rigore giallorossa. Maresca decide di non fischiare, ma dal replay si può notare l’intervento del centrocampista argentino sulla gamba dell’attaccante transalpino. Ammonizione anche per Cahlanoglu per un’entrata su Bove al 56°, ma seppur al limite il cartellino giallo è la decisione corretta. Al 64° giusta l’ammonizione per Bastoni che ferma El Shaarawy questa volta al limite dell’area nerazzurra. Pochi minuti dopo corretto anche il giallo a Cristante che alza un po’ troppo il gomito su Mkhitaryan. Nella parte finale di gara, anche dopo il vantaggio dell’Inter, succede poco. Qualche scaramuccia al fischio finale con Cristante e Belotti che se la prendono con Thuram, ma niente di che.
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