“Il Milan è sicuramente più squadra mentre l’Inter ha dei giocatori superiori. Non bisogna strafare, non bisogna andare all’assalto. Serve una gara corta ed attenta, qualitativamente i nerazzurri hanno tutte le carte in tavola per mettere in difficoltà il Milan”. Riccardo Fusato, redattore del sito “fcinter1908.it” ed opinionista della trasmissione Top Calcio 24 in onda su TeleLombardia presenta così il prossimo impegno dell’Inter che affronterà i rossoneri nel posticipo della tredicesima giornata del campionato di Serie A.
Nell’intervista esclusiva per Sportface.it ha parlato della situazione societaria della squadra nerazzurra passando per Icardi, Gabigol ed il derby di Milano, impegno della prossima giornata di campionato.
Ciao Riccardo, partiamo dalla situazione societaria. Marco Tronchetti Provera, negli ultimi giorni, ha esternato il suo desiderio di vedere una presenza fissa a Milano. Un ritorno di Massimo Moratti sarebbe gradito dalla tifoseria?
“Sono pienamente d’accordo, servirebbe una persona operativa a Milano, soprattutto dopo la partita contro la Sampdoria è mancata la comunicazione da parte della società lasciando De Boer da solo. L’uscita di Tronchetti Provera è giusta, bisogna affiancare una persona di fiducia per le decisioni del club. Moratti al momento è meglio che rimanga in disparte. Ha fatto tantissimo per l’Inter però adesso bisogna iniziare un nuovo ciclo. A mio modo di vedere Moratti deve lasciare lavorare la nuova società. Certo in un futuro sarebbe un ottimo paracadute…”.
Cosa cambia da Frank De Boer a Stefano Pioli? Si può chiamare “ripiego” dopo che Villas Boas è volato in Cina?
“Suning voleva una persona con uno spessore internazionale maggiore. Alla fine ha dato ascolto e si è fidato dei dirigenti italiani. Pioli è la soluzione giusta, affidarsi ad un allenatore straniero richiede tempo, lavori e ideologie nuove, l’Inter a questo punto della stagione non se lo può permettere. Serve un allenatore che dia tranquillità e credo che Pioli lavorerà sulla falsa riga di quel che ha fatto Stefano Vecchi. Prevedo una squadra compatta che magari sia arretrata anche di dieci metri con l’ideologia “pensiamo prima a non prenderle”. Davanti ci sono Icardi e Perisic che hanno il gol nel sangue e sicuramente le reti arriveranno. Bisogna giocare semplice e sfruttare le qualità tecniche della rosa. Il lavoro di Pioli è difficile ed il derby alle porte è davvero importante. Un successo potrebbe rilanciare la squadra nerazzurra e creare entusiasmo”.
Collegandoci al discorso derby, cosa ti aspetti tatticamente da Milan-Inter in programma il 20 novembre al San Siro?
“Dobbiamo considerare il Milan come una squadra di alto livello anche perché la classifica la vede in terza posizione. Ciò che fa sperare è il fatto che l’Inter, durante questa stagione, ha già dimostrato di saper giocare delle belle partite contro le grandi squadre (vedi Juventus e Roma). Tatticamente bisogna aspettare i rossoneri e colpirli nei loro punti deboli anche perché peccano di qualità”.
L’Inter ha, indubbiamente, grandi qualità nella rosa. Per migliorare la situazione in classifica serviranno degli interventi nel mercato di gennaio?
“A gennaio bisogna sfoltire la rosa, ci son troppi giocatori ed ogni settimana alcune pedine importanti son rimaste escluse. Penso che alcuni panchinari di lusso giocherebbero da qualsiasi parte. In entrata non verranno fatti dei grossi investimenti, si cerca un terzino e si potrebbe fare un tentativo per un difensore centrale. Col piede di partenza vedo Jovetic e Biabiany, non includo Gabigol”.
Gabriel Barbosa (o meglio, “Gabigol”) risente della super presentazione fatta dalla Pirelli?
“Per la Pirelli è stato un acquisto commerciale con grosso ritorno economico nel mercato brasiliano. Gabigol è un giocatore importante, difatti veniva seguito da tempo da squadre come il Barcellona. Certo, è stato pagato tanto e questa è una “spada di Damocle” per un giocatore. La situazione è difficile, non ha fatto vacanze, è arrivato in un calcio diverso. E’ un giocatore su cui bisogna puntare per il futuro senza cadere nell’errore fatto con Coutinho qualche anno fa (poi ceduto al Liverpool). Con Pioli potrà avere spazio anche perché nel suo gioco ha dimostrato di saper inserire anche le seconde punte. Verrà sicuramente buttato nella mischia perché l’Inter non ha più tempo da perdere e dovrà dimostrare ciò che è stato speso per lui. E’ difficile, ha ed avrà una grossa pressione ma sicuramente non verrà ceduto, bisogna dargli spazio”.
Riguardo il caso Mauro Icardi: la società ha fatto bene a non ascoltare i reclami dei tifosi lasciandogli la fascia da capitano?
“Penso che sia stato giusto lasciare la fascia ad Icardi, un club come l’Inter non può e non deve essere schiavo degli umori del pubblico. Lui ha sbagliato pubblicando quel libro ma ora sta meritando la fascia, dialoga con i compagni ed è un giocatore, anche tatticamente, diverso. Torna in area, difende sui palloni aerei ed è un punto fondamentale in avanti. Si vede che ci tiene alla maglia cosa che in tanti gli contestano”.
Ultima domanda: con un cambio di rotta in questo punto della stagione è possibile tenere vivo il sogno Champions?
“Bisogna tener conto che davanti, oltre alla Juventus, non ci sono macchine da guerra o Ferrari che corrono ad una velocità irraggiungibile. Sarà importante fare bene e macinare punti, magari lasciando da parte il bel gioco, a partire dal derby contro il Milan. Non è impossibile, l’anno scorso la Roma ha dimostrato che con una serie di risultati utili è riuscita a rimontare la classifica. Bisogna avere pazienza, le qualità ci sono”.