Serie A

Inter, Pavard: “Scelta giusta, è quello che cercavo. Inzaghi un leader, un condottierio e un grande motivatore”

Benjamin Pavard
Benjamin Pavard, Inter - Foto LiveMedia/Fabrizio Carabelli

“Ho preso la decisione giusta, sono stato accolto molto bene da tutti, da mister Inzaghi ad Javier Zanetti fino ai compagni di squadra e ho scoperto un bello spogliatoio. L’Inter mi voleva già a gennaio con un progetto che è quello che cercavo e io dopo sette stagioni in Bundesliga volevo una sfida e nuovi stimoli”. Benjamin Pavard parla in un’intervista a La Gazzetta dello Sport dopo il suo primo mese e mezzo con la maglia dell’Inter. “Il progetto sportivo qui mi permette di giocare nel ruolo che prediligo. L’Italia poi è la patria dei difensori, quindi per me c’erano tutte le condizioni per questa scelta. Seguivo Laurent Blanc e Walter Samuel, e più in generale leggende come Paolo Maldini a Lilian Thuram”, confessa il difensore francese.

Pavard si sofferma poi sul suo nuovo allenatore Simone Inzaghi: «Un leader, un condottiero, un grande motivatore sia in partita che in allenamento e non sottovaluta nessuna squadra. Mi permette di fare cose diverse rispetto al Bayern. Ad esempio l’appoggio al terzino destro per poi avanzare in profondità, cosa che non facevo in Germania dove invece mi dicevano di restare dietro, soprattutto in una difesa a tre. C’è un buon rapporto, ma devo imparare rapidamente l’italiano perché lui sa solo qualche parola di francese”. 

L’ex Bayern non ha giocato il derby dominato a settembre, ma le emozioni non sono comunque mancate: “Ho avuto i brividi quando ho visto i fumogeni, poi i nostri tifosi che sbattevano i pugni sui vetri del nostro pullman per caricarci, i cori in un Meazza pieno. Si vive e si gioca a calcio per questo tipo di emozioni”. Un campionato tutto da vivere per Pavard alla prima stagione in Italia: “Le rivali non mancano: Milan, Napoli, Juventus, Lazio, Fiorentina. Ma la stagione è lunga. Anche per questo non ho esagerato troppo con Giroud e Theo dopo il derby stravinto. Casomai mi rifaccio alla fine, se vinciamo il campionato”. E chiude con una battuta:“La parata di Giroud? In realtà speravo che il Genoa alla fine segnasse. Ha fatto una bella uscita, magari lo mettono in porta anche in nazionale”.

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